Anche i sindaci della Valsassina all’incontro con il cardinale
Data pubblicazione 15 Gennaio 2011
Grande partecipazione nella serata lecchese che fa registrare un "quasi tutto esaurito" nel teatro grazie alla partecipazione di sindaci, assessori, qualche parlamentare e consiglieri regionali, provinciali e comunali. Per la Valsassina degna di nota la presenza dei sindaci di Barzio, Cremeno e Pasturo che hanno voluto essere presenti anche loro all’incontro dal tema Cristiani in politica. Tutti responsabili di tutti. In sala anche rappresentanti di molti altri Comuni della Valle, dall’Altopiano all’Alta alla Val Varrone. Molti anche i ballabiesi: assessori, consiglieri, cittadini tra i quali pure l’ex sindaco Luca Goretti.
Prima di inziare la serata, Dionigi Tettamanzi ha salutato affettuosamente e scambiato qualche frase con don Alfredo Comi, lo "storico" parroco di Barzio da qualche mese sacerdote residente a Ballabio.
La serata, una sorta di omelia in un luogo non di culto, ha visto il cardinale parlare ai politici di zona e dare consigli su come deve essere la loro figura istituzionale. La figura dell’amministratore locale è stata paragonata al seminatore della nota parabola. Il politico locale dovrebbe infatti spargere semi buoni per cercare di migliorare ciò che non va. Inoltre secondo l’arcivescovo, un buon amministratore deve essere fiducioso e saper trasmettere la fiducia agli altri, deve fare di tutti i cittadini dei concittadini (quindi tanti collaboratori per migliorare la comunità), ma soprattutto deve essere paziente e lungimirante per risolvere al meglio i problemi che affliggono la cittadinanza.
Sono state spese anche parole importanti per i giovani, per affidare loro un futuro migliore con lavori sicuri e case a basso prezzo; non poteva mancare inoltre un pensiero agli amministratori giovani, chiedendo che le loro proposte vengano ascoltate assieme al loro modo di risolvere i problemi.
Inoltre un monito finale che arriva da lontano, ma che è sempre meglio tenere in considerazione nei nostri giorni: la parola “sindaco” deriva dal greco antico e vuol dire amministratore di giustizia. Ancora oggi i primi cittadini e tutti coloro che hanno potere in giunta devono fare gli interessi comuni e non i propri.
Al termine della serata il cardinale si è fermato a salutare i presenti uno a uno e a dare loro consigli o solo scambiare due battute
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