La storia è complessa e inizia il 5 aprile del 2009: Diaz, 41 anni, tornava da una gara di monta di vitelli avvenuta a Voghera (PV) quando venne inseguito e bloccato dai Carabinieri. Il controllo finì con uno scontro fisico per il quale il "Gaucho", allora difeso da un avvocato d’ufficio, patteggiò – riconoscendo quindi di aver commesso il reato – due anni di libertà vigilata per resistenza a pubblico ufficiale. Una vicenda complessa, nella quale è ancora difficile riuscire a scorgere squarci di luce piena, con il sudamericano che sostiene di aver consegnato ai Carabinieri un coltello che aveva con sé, mentre gli uomini dell’Arma affermano che l’allevatore estrasse l’arma contro di loro. Il "secondo tempo" andò ion scena poi nella caserma dei CC di Voghera, dove Diaz sostiene di essere stato preso a calci, sbattuto per terra e contro al muro, picchiato ripetutamente e offeso.

Subito dopo la sua condanna, Diaz ha sporto denuncia contro i Carabinieri di Voghera. Oggi a Tortona (competente territorialmente per la prima parte della vicenda, quella avvenuta in austostrada) l’udienza preliminare davanti al giudice Nadia Guerrieri, relativamente alla posizione di uno dei militari (il 45enne Marco Iachini di Neretto – Teramo), accusato di lesioni personali aggravate – artt. 582 e 583 del Codice Penale. Sono stati ammessi tutti i testimoni e fissate già le prossime tre udienze, per il 9 febbraio, 18 marzo e 6 maggio.

Legale del "Gaucho" è l’avvocato Fabio Anselmo del foro di Ferrara, noto per essere lo stesso che in questi anni si è occupato dei casi di Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva e Stefano Cucchi – giovani che hanno avuto a che fare con le forze dell’ordine, perdendo la vita.

Nel frattempo, si sono concluse rapidamente le indagini preliminari della Procura di Voghera relative a cinque Carabinieri oltre allo stesso Iachini, per la parte della vicenda avvenuta nella caserma dei CC appunto di Voghera. Il sostituto procuratore della Repubblica Ilaria Perinu ha indagato gli uomini dell’Arma e potrebbe disporre il loro rinvio a giudizio.

Luciano Isidro Diaz, dopo quella mvimentata giornata, lamentava due timpani perforati, lesioni all’occhio sinistro, ferite e segni evidenti di percosse – eventi documentati in una serie di fotografie prodotte dallo stesso Gaucho, insieme a documentazioni e consulenze medico legali sui danni subiti a suo dire prima in autostrada e poi all’interno della caserma.

 

DALL’ARCHIVIO DI VALSASSINANEWS: