Quella della Gibiana (o Giubiana o Giobiana) è una figura folkloristica molto conosciuta in Lombardia e probabilmente, sotto altri nomi, in tutto il nord Italia. Viene rappresentata solitamente come una vecchia che vive nei boschi, molto magra e alta, di aspetto bruttissimo: porta un paio di lunghe calze rosse ed è talmente alta che si dica sia in grado di camminare sulle cime degli alberi, tendendo tranelli e imboscate agli ignari passanti.
In molti paesi della Lombardia l’ultimo giovedì di gennaio – da cui il nome Gibiana – viene costruito un enorme fantoccio cui la sera viene appiccato fuoco; probabilmente questo falò propiziatorio ricorda antichi festeggiamenti per la fine dell’inverno. Sulla Gibiana si raccontano a livello popolare molte leggende e fiabe, quasi tutte con delle svolte paurose, nate anche per spaventare i più piccoli e tenerli in guardia dalle angustie dell’inverno.
Ad Esino la ricorrenza quest’anno andrà in scena al campo sportivo sabato 29 gennaio; mentre qu la tradizone riporta il nome di Gibiana in altre zone della Valle viene chiamata diversamente come per esempio "Fou gineer e scia’ febreer" a Ballabio.