Appuntamento a Oggiono il prossimo 28 gennaio per i soci di Idrolario che dovranno tra l’altro discutere un piano di mutui per una decina di milioni di euro. "Dobbiamo fare grossi interventi, un paio da un milione e mezzo ciascuno, a Valmadrera e Lomagna" dichiara a Valsassinanews Ermanno Buzzi, presidente della società alla quale è stata conferita la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali necessarie per l’esercizio del servizio idrico integrato nella provincia di Lecco.
Le prime opere, da realizzare grazie al flusso finanziario generato dalle bollette dell’acqua, non riguarderanno però la Valsassina. "Guardi" continua Buzzi "stiamo appaltando molti altri interventi, di dimensioni minori, alcuni dei quali interessano proprio qualche comune valsassinese. Aspettiamo ad esempio una relazione sul depuratore di Premana, ma saranno diversi i lavori da fare in varie situazioni anche in montagna".
L’assorbimento dei mutui per la gestione delle infrastrutture è in effetti la "moneta" con cui Idrolario pagherà l’incasso delle bollette dell’acqua, non più in carico alle amministrazioni comunali. C’è dunque grande attenzione perché accanto ai preannunciati rincari delle tariffe ci si aspettano interventi importanti – che in qualche caso erano stati tralasciati o addirittura mai computi.
Ma qual è il giro di affari di Idrolario? Lo chiediamo a bruciapelo a Buzzi, che non ha esitazioni nel rispondere: "Andiamo ad incassare 42 milioni di euro all’anno; ma non si creda che questo lasci dei margini… In realtà il pareggio di bilancio sarà risicato, perché i lavori da fare sono veramente tanti". Lo sappiamo bene, in Valsassina….