Il "colpo" dei malviventi nel locale pubblico annesso all’impianto di risalita è il terzo o quarto della serie da quando è gestito dagli attuali titolari. Come spesso capita risulta più ingente la conta dei danni che il valore della refurtiva: per introdursi infatti i ladri hanno forzato qualcosa come quattro porte diverse; una volta entrati non sono però riusciti nel loro intento dichiarato, quello di svuotare le macchinette mangiasoldi, ancora piene delle giocate di domenica, e se ne sono dotui andare pressoché a mani vuote.
"Avran preso tre o quattro euro di moneta che lascio nella cassa" racconta Stefania Scottoni che gestisce l’impianto con la madre Mariangela Cresseri. "Ma lo vogliono capire che dopo il primo colpo (che gli è andato bene per una nostra distrazione) adesso non teniamo più soldi nel bar? Invece sono entrati dai bagni, forzando la porta esterna e poi ancora tre serramenti dentro, hanno rotto serrature e stipiti, poi buttato tutto all’aria, le carte nell’ufficio, aperto la cassa, spaccato le macchinette…".
Il furto a cui si riferisce Stefania Scottoni è quello avvenuto ai primi di gennaio dell’anno scorso, quando i ladri riuscirono a portar via parecchio denaro e apparecchiature varie. Ora chi gestisce il bar è davvero stufo. "A parte la sensazione sgradevole di avere i ladri in casa… poi fanno ‘sti danni che con l’assicurazione è più la franchigia che il risarcimento, bah…".
Opinione comune è che gli autori del terzo blitz siano gli stessi dei precedenti due furti: assolutamente analoga la tecnica, cambia solo, stavolta, la scelta dell’accesso.
DALL’ARCHIVIO DI VALSASSINANEWS: I PRECEDENTI
Margno, furto alla funivia
Scritto da: Redazione Cronaca – 03/01/2010