Cortenova: ecco le osservazioni inviate in Regione riguardo alla centrale idroelettrica



Cinque punti inviati in Regione che prendono in considerazione tutti gli aspetti del progetto presentato da Varrone Energia e che contestano alcuni aspetti sia di carattere prettamente urbanistico e architettonico sia per l’impatto ambientale. Dopo la visione del progetto queste considerazioni vengono presentate in Regione dal Comune per far sentire la propria voce ed esprimere tutti i propri dubbi a riguardo.
 

Sotto, le cinque osservazioni inviate in Regione dal comune di Cortenova

1. La galleria, menzionata nei documenti di progetto e nello studio preliminare ambientale, come luogo in cui realizzare il canale dissabbiatore e la vasca di carico, è di proprietà del Comune di Cortenova, acquisita in forza dell’atto notarile redatto in data 13 luglio 1990 dal notaio Teodoro Berera e registrato al n. 2384 il 27 luglio 1990 in Lecco. Tale galleria artificiale è attualmente utilizzata come bacino di partenza della condotta idrica a servizio delle officine del territorio del Comune di Cortenova ad uso industriale – antiincendio, impiego ricompreso nel decreto regionale n. 22338 del 20.11.2002. Inoltre, a seguito di ispezioni effettuate di recente, l’interno dell’anfratto si presenta in condizioni di precaria stabilità, tali da non garantire la sicurezza di maestranze. Dalla non utilizzabilità ne consegue la necessità di realizzare in esterno parte dei manufatti costituenti l’opera di presa, aumentando notevolmente
l’impatto ambientale degli stessi, in un’area in cui non c’è spazio per interrare le opere e a rischio di caduta massi. Si palesa che il comune di Cortenova non ha sottoscritto alcuna convenzione con la società Varrone.

2. Il tratto di condotta previsto nell’area identificata dai mappali 2597, 3145, 1960, 1958, 1985, cade all’interno del parco annesso al complesso scolastico denominato la Roccolina di proprietà comunale, tutelato in qualità di bene culturale ai sensi dell’art.12 del Codice ambientale (D.lgs. 42/2004).Il comune non condivide il tracciato previsto.

3. Il tratto successivo è all’interno dei terreni identificati come edificabili nello strumento urbanistico vigente. Si sbaglia se si pensa che questo aspetto non è correlato con l’ambiente, perché l’attraversamento di questi mappali, creando dei vincoli di servitù e di distanza, compromette lo sviluppo armonico delle costruzioni che vi potrebbero sorgere.

4.
Il tratto di condotta immediatamente a valle del suddetto è inserito all’interno della fascia di vincolo cimiteriale, impedendo ampliamenti funzionali che periodicamente si intraprendono. Le nuove strutture, non potendo estendersi planimetricamente, non potranno che essere previste in verticale aumentando l’impatto ambientale del camposanto.

5. La centrale di produzione è situata a ridosso della previsione di espansione urbanistica dell’abitato del Comune di Cortenova, precludendo una estensione armonica, territorialmente razionale. Inoltre la rappresentazione grafica mostra un edificio con copertura piana che mal s’inserisce nel contesto e i documenti non descrivono l’impatto acustico prodotto dai macchinari.

 

 

 

 

 

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