Gestire un rifugio di montagna non è mai una cosa facile. Costa fatica, impegno, sacrificio. Ogni tanto giornali o televisione ci portano a scoprire questi luoghi, ma soprattutto le persone che ci stanno dentro, quelle che sono dietro il bancone sui fornelli. Una peculiarità che accomuna i nostri rifugi è la presenza di molte donne. Tra questi rifugi oggi parliamo del Grassi, a quota 2000 metri presso la Bocchetta del Camisolo, è uno dei più spettacolari e piacevoli da raggiungere. Un panorama che spazia per tutta la Bergamasca, e poco prima fino alle alpi piemontesi, ai piedi del Pizzo Tre Signori è spesso anche usato come punto di appoggio per raggiungere questa ambita vetta.
Dopo la lunga gestione della famiglia Buzzoni sono da qualche anno subentrati i fratelli Anna e Peter Bortoletto, due ragazzi giovani (poco sopra i trent’anni).
Chi è passato al rifugio recentemente, o nell’ultimo anno, avrà notato due nuovi "piccoli aiutanti": sono Emma ed Ivo, due cuccioli di montagna nati da Anna e dal suo compagno Amos. Emma ed Ivo sono davvero due figli della montagna, perché entrambi hanno lavorato alla Grassi per tutto il periodo della gravidanza, e pochi giorni dopo il parto ci sono subito tornati: Emma con meno di dieci giorni, ed Ivo con venti!
Anna racconta di essersi organizzata al meglio per poter portare e tenere i suoi bimbi con sé a 2000mt: "Ho preso una fascia per tenere il bambino vicino al corpo… Dietro porto lo zaino, davanti sotto la giacca, al caldo, Ivo sale con me fino a qui". Poi al Rifugio c’è tutto quello che serve per fare il bagnetto, e durante le ore di massimo lavoro Ivo è nella fascia, che fa compagnia alla mamma.
E così, anche con due bambini piccoli, l’attività del Rifugio Grassi non si ferma: alla mattina presto si preparano i dolci, spesso si cucina il pane nero, si preparano i pasti, tutto con ingredienti naturali o provenienti da coltivazioni ed allevamenti locali. Si cerca di mantenere il più possibile il contatto con la natura, lontano dalla vita industriale delle città e dei grandi ristoranti, usando prodotti che rispettano l’ambiente.
E poi, in collaborazione con La Baita, ciaspolate di gruppo, alla luce del sole o della luna, con partenza dall’agriturismo e pernottamento alla Grassi.
Insomma vale la pena farci una visita. Di sicuro non mancheranno il calore, l’affetto e la passione che Anna, Peter, i piccoli Emma ed Ivo con il papà Amos, e gli altri amici che passano a dare una mano offrono a tutti i camminatori che si cimentano fino a lì.
Al rifugio sono anche disponibili ad offerta libera degli opuscoli informativi sulla montagna e sulle zone circostanti. I soldi raccolti serviranno all’acquisto di un pannello solare.