"Avevo il mio collie da quattro anni" ha raccontato in aula stamattina V. M., la proprietaria del quattrozampe del quale si sono perse le tracce dal giugno del 2009. "A volte si era azzuffato con il cane del signor T. (un San Bernardo, ndr), ma quel giorno, il 29 luglio del 2006, il mio vicino ha afferrato il mio cane per le frange del pelo e lo ha sbattuto prima contro una staccionata e poi su una roccia, appena più giù".
Così ha descritto i fatti la donna che ha denunciato F. T. e G. T., suoi vicini in località Pialeral, ai piedi della Grigna Settentrionale. Ora è scattato il procedimento penale per maltrattamenti nei confronti dell’animale – come detto successivamente sparito, il 2 giugno 2009. Così ha riferito V. M. davanti al giudice Chiara Arrighi.
Ricordando i fatti che hanno preceduto la scomparsa del suo collie, la signora ha dichiarato di aver dovuto "portare il nostro cane a farsi curare dal veterinario: perdeva sangue dalla bocca e aveva preso una forte botta sulla schiena".
L’episodio si inserisce nell’ambito di rapporti difficili di vicinanza (un classico, anche senza i poveri animali di mezzo). Un ménage reso ancora più complicato dal fatto che, a quanto pare, prima ancora degli umani erano proprio i due cani a non vedersi di buon occhio.
Il singolare processo è stato aggiornato; la prossima udienza è stata fissata per il 27 maggio di quest’anno.