Per essere più precisi: introbiesi. Notati, alla corte di Fabio Dadati, due Magni in un colpo (Gianfranco, assessore comunale ed Egidio, capo dei confcommercianti della Valle), Paolo Cagnotto e ancora altri personaggi del centro Vallsassina. Ma non solo. Presente il numero uno della Comunità Montana Alberto Denti e ancora amministratori della zona dell’Altopiano come Diego Combi.

Occasione, un aperitivo-convegno sull’urbanistica, relatori il Prof. Danilo Palazzo, della facoltà di Ingegneria Architettura del Politecnico di Milano e l’ex sindaco di Lecco Guido Puccio. Chiaramente non soltanto di urbanistica si è discusso, al Griso di Malgrate; in ogni caso ecco una relazione sui contenuti del dibattito.

URBANISTICA E SVILUPPO ECONOMICO
Qual’è stato finora e quale dovrebbe essere il rapporto tra sviluppo economico e urbanistica? In che modo e come incidono le scelte urbanistiche sulla creazione di valore? È possibile pensare ad una gestione diversa del territorio? Queste domande sono state al centro dell’incontro-dibattito dal titolo “COME L’URBANISTICA INCIDE SULLO SVILUPPO ECONOMICO" promosso dall’associazione Futuro Italia dell’assessore provinciale Dadati.
La prima parte dell’incontro si è focalizzata più sul tema dello sviluppo, sugli strumenti che in altri paesi vengono utilizzati per promuoverlo (es: fiscalità locale, coordinamento territoriale), sulla necessità di infrastrutture e sul livello al quale la pianificazione dei principali interventi andrebbe attuata per evitare che vengano affossati per motivi localistici.
Altro tema affrontato è stato quello dell’organizzazione amministrativa che, in presenza di numerosissime realtà di piccole dimensioni, risulta ormai inefficace ed economicamente insostenibile. Su tale argomento è intervenuto il presidente della Comunità Montana della Valsassina Alberto Denti il quale ha presentato l’esperienza dell’Unione dei comuni del Centro Valsassina, positiva per quanto riguarda la gestione comune di certi servizi, ma no n certo a livello di condivisione programmatica (fallimentare è stato il tentativo di fare una VAS insieme). A livello più macro è stato citato l’ente amministrativo della città metropolitana, previsto dalla legge n°142 dell’8 giugno 1990 sul nuovo ordinamento degli Enti locali, ma rimasto solo sulla carta, al quale sarebbero attribuite le funzioni della Provincia e parte delle funzioni di interesse sovracomunale proprie dei singoli Comuni.
Nell’ultima parte dell’incontro si è parlato più specificamente di urbanistica il cui compito principale consiste nello studio del territorio al fine di progettarne lo sviluppo e correggerne gli errori in modo da renderlo vivibile.
E’ stato fatto notare come l’urbanistica sia arrivata in ritardo, in quanto l’uso del territorio è stato fortemente condizionato dalle logiche di sviluppo economico spesso attuate senza una pianificazione che avesse anche l’obiettivo di difenderne le risorse e gli equilibri.
Oggi tuttavia c’è una maggiore consapevolezza del fatto che le vecchie logiche di utilizzo del territorio non siano più sostenibili, e non è più accettabile che sia lo sviluppo economico a condizionare l’urbanistica, ma deve essere la programmazione territoriale ad anticipare le scelte di sviluppo.
La presenza di un pubblico numeroso dato l’argomento trattato ha stupito gli stessi relatori che hanno  rilevato come il dibattito sulle politiche pubbliche, nonostante trovi ormai poco spazio sui media e sia offuscato dagli eventi di cronaca, desti ancora interesse in molte persone.
(F.P.)