E’ la notte tra venerdì e sabato, uno di quei momenti in cui "tradizionalmente" si scatenano pulsioni, specie alcoliche, che mal si conciliano con la guida sobria. Saranno le tre-tre e mezza quando un uomo sui 35 anni inizia a centrare pali, a bordo del suo fuoristrada. Comincia all’incrocio tra la strada che viene da Prato San Pietro e la Provinciale della Valsassina, abbattendo il cartello dello "STOP". Ma in quest’occasione la macchina ancora va – purtroppo, verrebbe da dire. E allora, siccome non basta, riecco il nostro guidatore a caccia dei suoi bersagli preferiti nella notte: i pali di segnalazione.
Giunto all’altezza della cava di Cortabbio, prende male la curva e ne centra altri due, terminando con l’auto nel bosco. Gravi i danni al veicolo (persone di passaggio si fermano e lo notano, mezzo sfasciato e non più utilizzabile). A vederlo, giurano, l’uomo era abbastanza insanguinato ma in piedi – e apparentemente reduce da una bella sbronza. Tornati sul posto poco dopo ritenendo giusto dargli una mano, l’uomo non c’era più. E oggi, quando ci è stata segnalata la vicenda e abbiamo fotografato la zona, mancava anche l’autoveicolo.
La connessione tra i due "strike" a distanza ravvicinata è supportata anche dal fatto che in entrambi i casi, accanto ai cartelli abbattuti c’erano rottami dello stesso colore.
Morale finale a basso costo? C’è da augurarsi che i danni al fuoristrada consiglino a questo allegro guidatore di cambiare passatempi notturni. Se non altro, per il bene di tutti: i pali per carità si possono ricomprare, così come le automobili; le vite degli altri no.