Ha un nome difficilissimo (Angapiemage Galiano Persico*) e il violino lo suona con grande facilità. Ed estro. Il classico interprete eclettico, in grado di passare senza problemi attraverso stili diversi – e non è un caso che ci azzecchi assai con il grande Davide (VDS). L’attesa performance sanremese, già in grado di sollevare polemiche ben prima di andare in scena, vedrà sul palco del Festival proprio lui, Angapiemage, accanto al grande cantautore laghèè.
La connessione con la Valsassina? Persico – lecchese di adozione – è ben noto dalle nostre parti, anche per la sua militanza negli Jèntu, trascinante gruppo acustico/folk che negli ultimi tempi sta facendo ballare tutto il lecchese e oltre. E… e insegna a Premana: da settembre del 2010: precario con incarico annuale, si reca alla mattina presto alle medie del paese dove sta vivendo un rapporto "splendido" con i ragazzi premanesi.
"Sono arrivato all’inizio dell’anno scolastico" racconta Persico "con tutte le prevenzioni e gli stereotipi in testa a proposito dei paesi di montagna, un po’ isolati come questo. Ho capito subito che la storia invece era diversa. I ragazzi sono fantastici, si divertono ma sono serissimi e rispettosi; poi lassù trovo un’aula per la musica perfetta, come si vorrebbero avere sempre… Diciamo che a Premana, in generale, hanno capito alla perfezione che lo studio è basilare, la scuola (e lo dico in tempi purtroppo di smobilitazione) è fondamentale per capire il mondo che si andrà poi ad affrontare nella vita da adulti. In questo ma non solo i premanesi sono davvero straordinari e te lo trasmettono, con l’entusiasmo che mettono in qualunque cosa fanno. Io insegno in tutte le classi, tre per ciascuna delle due sezioni delle medie, quindi vado a Premana tre giorni alla settimana ma spesso quattro, per via delle riunioni; sono 50 chilometri ogni volta ma garantisco che se l’anno prossimo questa destinazione fosse in discussione e avessi alternative più ‘comode’, probabilmente sceglierei lo stesso di rimanere".
Dopo la sviolinata (orrendo gioco di parole, perdonate) a Premana e ai premanesi, cambiamo argomento e spostiamoci di tanto, nello spazio ma non solo: eccoci a Sanremo.
"Interessante. Se pensi a un musicista che fa quello che faccio io, come scelte, l’idea è che con il festival io, gli altri, Davide stesso ci azzecchiamo proprio poco. E invece… Quando si è saputo che saremmo andati a suonare a Sanremo tanti mi han chiamato per complimentarsi, per sostenermi: già adesso insomma è un’esperienza bella, positiva. Poi magari finiremo ultimi, non verremo capiti, non lo so… Delle polemiche su "Viva l’Italia" di De Gregori non voglio entrare, la nostra versione comunque non sarà granché diversa da quella originale – Davide e Francesco si conoscono bene – mentre il pezzo a concorso sarà tutt’altro, credimi. Si chiama "Yanez" e parla di personaggi, proprio come quelli di Salgari. Solo che sono gente reale di qui, delle montagne, del lago, gente che va al mare in Romagna e si riconosce per i segni, i tatuaggi… Pezzo sorprendente, specie per chi non conosce la musica e i testi di Davide"
Hai paura che non verrete compresi…
"Sai, è un pezzo in dialetto, lo stile è particolare… Diciamo che io sarei già felice se un giorno un signore di Agrigento canticchiasse "Yanez", con l’accento sbagliato magari ma con la voglia di risentire la canzone. Che riuscissimo a dare l’energia giusta per creare della curiosità, ecco. Io sono dell’idea che la musica non vada categorizzata per genere, ma per COME si suona e cosa si trasmette. Vediamo, già così la cosa è abbastanza intrigante poi sai, alle volte è quasi meglio finire all’ultimo posto ma venire ricordati per aver lasciato qualcosa piuttosto che vincere e poi sparire (Anga non fa il nome degli Jalisse ma il riferimento è chiaro, ndr).
Ultimi dettagli: il violinista con tutta la band e Davide van De Sfroos saranno sul palco di Sanremo martedì 15 febbraio. Poi, come dice Anga, chissà…
Angapiemage oltre al violino suona mandola e tamburello ed entra nei cori.
*Angapiemage è un acronimo che contiene le iniziali di tutti i fratelli del padre del "povero" (anagraficamente parlando) musicista, il cui nome di battesimo contiene anche quello dello zio paterno più osservante: Galiano. "Anga" come per fortuna viene normalmente appellato ha 37 anni; è nato e ha studiato musica a Milano e da anni vive a Lecco. Vanta numerosissime collaborazioni, insegna ed è considerato uno dei migliori violinisti nel panorama della musica popolare e folk nazionale.