Un nuovo parco a tutela della Valle? Introbio-Pasturo-Barzio lo studiano



Si sono ritrovati a Introbio per un primo incontro preparatorio, presenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Barzio e di quella introbiese. A giorni dovrebbe avvenire un altro meeting, stavolta con il Comune di Pasturo. Oggetto, la possibile realizzazione di un P.L.I.S. sul modello dei tanti già esistenti in Lombardia. Una forma di tutela non particolarmente rigida ma che – come dire – andrebbe ad aggiungersi ai vincoli ambientali già esistenti su porzioni dei territori interessanti. Il piano immagina di congiungere i PLIS già operanti delle Orobie Bergamasche e dell’Alta Valsassina con un parco di tipo diverso ma molto importante come quello della Grigna Settentrionale.

Progetto ambizioso e non semplice, anche perché coinvolgerebbe ben quattro Comuni diversi: Pasturo, Cremeno, Introbio e Barzio. Molto attivi finora gli ultimi due, quelli che si sono incontrati ieri sera a Villa Migliavacca di Introbio, manifestando a quanto pare interesse alla creazione del nuovo PLIS. Non ancora fissata una nuova riunione, stavolta con l’amministrazione di Pasturo (che nel frattempo sta "studiando" la materia attraverso i progettisti del suo PGT – gli stessi di quello di Introbio, Pavone ed Egizi) mentre pare un po’ defilata la posizione di Cremeno – paese invitato a suo tempo a considerare questo progetto ma, sembra, "freddino" al proposito.

Importante a questo punto chiarire cosa siano i famosi P.L.I.S. e cosa comportino nella pratica.
I Parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS) sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacustri ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore ambientale e naturalistico, che costituiscano, nell’ambito di uno o più Comuni adiacenti, un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali. Fino al 2001 erano istituiti dalle regioni con Delibera di Giunta, ora direttamente dai Comuni e successivamente verificate e riconosciute dalle Province. Anche i vincoli sono comunali e sono legati al Piano Regolatore Generale dell’ente stesso (ora PGT). Questa tipologia di parchi non è inserito nell’Elenco Ufficiale delle Aree Protette (EUAP) elenco stilato, e periodicamente aggiornato, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione per la Conservazione della Natura, che raccoglie tutte le aree naturali protette, marine e terrestri, ufficialmente riconosciute.(Fonte: Wikipedia)
 

Nella cartina in basso, alcuni PLIS già attivi nel lecchese. Quello tratteggiato in giallo, più in alto, è il Parco Locale di Interesse Sovracomunale dell’Alta Valsassina. Un altro ben noto nella nostra zona è quello del Valentino, ai Resinelli.


 

Insomma, di questi famosi "PLIS" sentiremo parlare a lungo. La caratteristica di essere "sovracomunale" sembra già soddisfatta per il progetto che vede coinvolte almeno le due amministrazioni di Introbio e Barzio. In attesa dell’opinione di Pasturo, questa nuova forma di tutela sembra avanzare, proprio mentre si torna a parlare di ipotesi che vengono dal passato ma parrebbero avanzare verso il futuro: ad esempio quella del rilancio del progetto di una funivia dalla piana di fronte a Pasturo fino alle piste da sci dei Piani di Bobbio. Nonostante il no col quale oltre 10 anni fa venne respinto, oggi si sente nuovamente parlare di quel piano. Altro argomento destinato ad occupare l’agenda politica ed economica della Valsassina dei prossimi mesi. E forse anni.

 

 

 

 

 

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