Sono parole, certo, ma quelle che hanno ascoltato gli esponenti del comitato di protesta (alpigiani e pescatori) rappresentano certo un buon punto di appoggio – almeno dal punto di vista di chi lotta contro i progetti di sfruttamento delle acque del torrente. In cinque sono entrati alle 10 di stamattina nell’ufficio di Carlo Signorelli al numero 3 di Corso Matteotti, dove era presente anche il dirigente di settore Luciano Tovazzi.

Presentante le oltre settecento firme raccolte a Premana, hanno dialogato a lungo, presentando la situazione e le loro preoccupazioni. Signorelli ha dichiarato che in effetti il numero di centrali proposte sembra eccessivo e ha consigliato i premanesi di rivolgersi al Pirellone, impegnandosi a metterli in contatto con la Regione -organizzando un incontro che dovrebbe vedere presente anche la stessa Provincia di Lecco.. Altro suggerimento da parte dell’assessore all’Ambiente di Villa Locatelli è stato quello di mettersi comunque in contatto con le aziende interessate alla realizzazione delle famose centrali. Una relazione che secondo Signorelli non può che essere utile in questa fase.

All’incontro di stamattina (foto sotto) i cinque premanesi erano Fabrizio Fazzini, Giancarlo Brumana, Giuilano Tenderini, Dionigi Pomi e Fausto Fazzini.