Prima, come se non le fossero mancate sofferenze, attese, paure, dovrà sottoporsi a un breve corso di "rieducazione alimentare". Poi, finalmente verrà il momento di prendere possesso della sua cameretta, quella dove i genitori Nole e Lorenc Malaj (quest’ultimo operaio alla Proferal) avrebbero voluto portarla appena dopo la nascita,avvenuta il 30 settembre del 2009.
Ma un destino crudele ci ha messo la coda e quella rara ma pericolosissima ernia diaframmatica congenita di cui ci si è accorti solo dopo la sua venuta al mondo le ha rovinato i primi 16 mesi di vita. I medici del "Manzoni" si sono prodigati ma a quanto pare accanto al loro lavoro incessante e all’amore dei suoi (accanto a mamma e papà anche il fratellino Denis) la piccolissima Alice di di cedere non aveva proprio voglia.
E allora contro tutto e tutti, alla faccia di operazioni a cuore, intestino e polmoni e continui esami e analisi, con l’ossigeno a farla respirare, senza poter uscire e avere una vita da bimba, malgrado tutto questo lei, Alice, ce la sta facendo. E nei prossimi giorni potrebbe finalmente vedere Cortenova, il suo paese vero, con le montagne e i boschi intorno e senza più finestroni e letti d’ospedale come paesaggio.
Un sogno che si può realizzare. Lo sperano in tanti, accanto a una famiglia che ha affrontato con dignità e grande forza un dramma terribile.
Siamo quasi al lieto fine, il conto alla rovescia per ritorno ( o meglio: l’arrivo) a casa è partito.