Il Senato della Repubblica ha approvato il decreto "mille proroghe", ora tocca alla Camera dare l’ok per renderlo effettivo, votazione che dovrà avvenire entro il 27 febbraio, se passa anche in quel ramo del parlamento, il decreto di legge diventerà legge definitiva. I piccoli comuni come quelli valsassinesi, sono direttamente interessati al "mille proroghe" perchè nel testo si parla molto di queste realtà.
Tra le questioni che interessano ai comuni con meno di 30 mila abitanti, dunque tutti quelli valsassinesi, c’è la dismissione delle società in house di servizi pubblici locali di rilevanza economica che potrebbe essere rinviata al 2013.
Se dunque la manovra estiva aveva stabilito che dal 2011 i Comuni con meno di 30 mila abitanti non avrebbero più potuto detenere società, mentre quelli fino a 50 mila potevano mantenerne solo una, le misure slittano ora al 2013. Inoltre i Comuni le cui società avranno i conti in ordine non dovranno adeguarsi alla normativa.
In commissione sono stati accolti anche una serie di altri emendamenti sui quali l’accordo politico era già stato trovato: su tutti la proroga (biennale) per l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione sulla spesa corrente, e la progressività nella riduzione del tetto all’indebitamento dei Comuni. Questo punto riguarda direttamente i comuni della Valle, perchè in questa maniera diventa progressivo il limite all’indebitamento degli enti locali.
Guido Agostoni, Sindaco di Pasturo |
Il provvedimento modifica la legge di stabilità laddove indica gli obblighi degli enti locali al fine di ricondurre la dinamica di crescita del debito in coerenza con gli obiettivi di finanza pubblica: in base alle modifiche introdotte, le province e tutti i comuni, non possono aumentare la consistenza del proprio debito al 31 dicembre dell’anno precedente se la spesa per interessi supera "il 12% per l’anno 2011, il 10% per l’anno 2012 e l’8% a decorrere dall’anno 2013". Il limite precedente era fissato all’8 per cento delle entrate per ciascun anno del triennio 2011-2013.
Abbiamo chiesto al primo cittadino di Pasturo un parere su questo argomento, Guido Agostoni ha risposto alla nostra domanda: cosa cambia per i Comuni della Valsassina con l’approvazione del "milleproroghe"?
"Il decreto deve ancora ottenere il via libera della Camera e quindi non so se questa è la versione definitiva, detto questo, per capire occorre fare una premessa: la finanziaria aveva dato una "sterzata" significativa (ma non in senso evolutivo!) ai Comuni riducendo il limite di indebitamento dal 15% all’8% delle spese correnti".
"In altre parole" commenta Agostoni,"un abbattimento di tal sorta significava che i Comuni che negli ultimi anni avevano fatto delle opere ricorrendo anche a mutui, per i prossimi anni non avrebbero potuto fare più nulla se non la normale manutenzione, quando si riesce".
"Ad esempio un Comune come Pasturo (ma molti sono nella stessa situazione) che aveva un indebitamento pari a circa l’11 % (quindi entro il limite previsto del 15%) si trovava con questa modifica normativa semplicemente BLOCCATO".
"Va aggiunto che alcuni mutui sono stati assunti per lavori legati alla rete fognaria o dell’acquedotto, per cui IDROLARIO al quale è passata la gestione di tali servizi, dovrebbe rimborsare ai Comuni le quote di ammortamento di tali mutui. Il mutuo però rimane in carico al Comune, mentre se si togliesse, dal momento che il pagamento non compete più al Comune, quest’ultimo potrebbe prevedere altre opere.
La modifica introdotta nella votazione al Senato, "diluisce" nei tre anni quel taglio secco previsto nella finanziaria di quest’anno: il limite dell’8 % si raggiunge in tre anni … Meglio di niente ma la situazione è comunque critica rispetto alle possibilità di sviluppo".