Il fatto era accaduto giusto una settimana fa. Si continua a discutere delle cause del rogo, tra le ipotesi c’era anche quella di un possibile problema proprio alla canna fumaria della casa – o legato al suo isolamento. L’interesse intorno al tema della sicurezza è cresciuto e chi riscalda con il fuoco desidera saperne di più. Lasciando, quindi, completamente fuori la vicenda d’Introbio, abbiamo intervistato un esperto: il geometra Antonio Mariani, impegnato da oltre un ventennio nel campo della progettazione di stufe e camini e, appunto, delle "famose" canne fumarie.
"Un poco di esperienza credo di averla dopo 23 anni; dico poco perché in questo settore non si è mai imparato abbastanza e la continua esperienza sul campo è la migliore scuola al di là dei vari corsi a cui uno può partecipare".
Le stufe sono pericolose?
"Difficilmente è da lì che parte un incendio, ma come accade sempre, dalla canna fumaria".
Ne è così sicuro?
"Dalla mia esperienza, posso solo dire che non è mai colpa del camino o della stufa, se un tetto prende fuoco. La vera causa è l’errata installazione della canna o la cattiva manutenzione che spesso ci si dimentica di fare".
Entriamo più nel dettaglio…
"L’uso di materiali non idonei o comunque non a norma, la mancanza di isolamento della canna fumaria, soprattutto nei punti critici, come è il passaggio di un tetto in legno, la mancanza della distanza di sicurezza, come normativa prevede, tra la canna e il legno, sono gli errori più comuni che si possono riscontrare. Se poi aggiungiamo la quasi totale assenza di manutenzione del condotto, vedi pulizia, si capisce perchè succedono certe cose"
Sì, ma come ci si deve comportare allora? Nessuno nasce "imparato", come si suol dire.
"Per evitare questi incidenti, bisogna affidarsi esclusivamente a ditte che operano nel settore. Persone che hanno esperienza e soprattutto in continua formazione e aggiornamento; utilizzare solo materiali idonei e a norma, richiedere la certificazione dei materiali e del corretto montaggio. Programmare ogni anno la pulizia e il controllo delle canne fumarie e delle stufe/ camini affidandosi all’opera importantissima dello spazzacamino, una figura che non è scomparsa come molti credono, ma che al contrario è ben radicata su tutto il territorio nazionale".
In conclusione, il geometra Mariani aggiunge: "Per rendere l’idea (…) vi ho mandato qualche foto di cosa abbiamo trovato in un cantiere dove abbiamo sistemato una situazione da Codice Penale. Senza il nostro intervento sarebbe presto diventata una ennesima tragica notizia….".
Le immagini sono quelle pubblicate in questa pagina.
DALL‘ARCHIVIO DI VN: IL ROGO DEL 15 FEBBRAIO