ALBERGO COLDOGNA, OGGI IL VERTICELE OPINIONI DI WWF E PAOLO BIANCHI



Proprio alla vigilia di un incontro fondamentale sulla questione "Albergone", riceviamo e pubblichiamo due opinioni. Interessanti forse anche per le diverse caratteristiche: una, quella del WWF di Lecco, apertamente schierata con l’amministrazione comunale di Barzio (dunque contro il progetto); l’altra, firmata dal gruppo di minoranza in consiglio comunale guidato da Paolo Bianchi, avanza delle proposte in materia (realizzazione "a blocchi" dell’opera, comunque in posizione diversa da quella prospettata oppure eventuale utilizzo del meccanismo della perequazione urbanistica con “trasferimento” della volumetria e conseguente costruzione su altra area ritenuta più idonea).

Il vertice organizzato dall’amministrazione provinciale si terrà nella mattinata di oggi a Villa Locatelli e vedrà protagonisti il Comune di Barzio, gli estensori del PGT e la proprietà dell’area – la stessa che ha proposto il progetto. Un incontro che potrebbe tener conto anche di questi ultimi interventi – pubblicati di seguito.

Associazione WWF Lecco

Le considerazioni comparse in questi giorni sulla stampa locale in merito alla nota vicenda del progetto per un nuovo albergo a Barzio non possono essere ridotte alla sola valutazione dell’inserimento dell’enorme volume nella collina di Coldogna, ma rientrano inevitabilmente in un’analisi più ampia sull’uso del territorio.

Vi sono località montane ad alta vocazione turistica che, consapevoli della ricchezza del proprio splendido territorio, lo hanno valorizzato anche (non solo, ovviamente) con un uso razionale del suolo, con un’edificazione rada, di qualità architettonica e con una marcata sostenibilità ambientale.

In questi luoghi la presenza degli alberghi è diffusa; si tratta però di strutture di medie dimensioni, anche se dotate dei più moderni comfort, strettamente relazionate con i principali catalizzatori delle masse turistiche (funivie ed impianti di risalita in genere, centri sportivi, società di escursionismo e trekking, ecc.).

I benefici di questo tipo di turismo sono distribuiti sull’intera collettività ed il territorio viene salvaguardato e percepito, da tutti coloro che hanno la fortuna di visitarlo, come esempio di bellezza assoluta.

In Valsassina si è deciso da anni di percorrere la strada opposta, con una crescita del costruito, e conseguente consumo di territorio, che trova paragone solo risalendo ad epoche in cui la sensibilità ambientale era praticamente inesistente.

Chi frequenta per escursionismo le montagne valsassinesi e spazia con lo sguardo sul paesaggio può verificare di persona come l’altopiano si presenti ormai come un edificato continuo in cui i paesi si lambiscono e si innestano l’uno nell’altro, sempre più simile a una Brianza milanese in quota!…

Eppure l’ambiente naturale della Valsassina è anch’esso splendido, ricco di elementi paesaggistici e naturalistici di pregio, di testimonianze della cultura locale, la cui valorizzazione parrebbe ovvia a chiunque abbia occasione di frequentarlo.

Anche il cambiare di colore del prato di una morbida collina posta all’imbocco di Barzio, che segna il susseguirsi delle stagioni, fa parte di quel paesaggio che noi tutti apprezziamo e di cui vorremmo continuare a godere.

Dell’ennesimo sfregio all’ambiente, questa volta presentato come necessità di una nuova struttura alberghiera da 25/30.000 metri cubi, crediamo non ci sia proprio bisogno.

Siamo rimasti positivamente colpiti dalla posizione assunta dall’Amministrazione comunale di Barzio e dal documento diffuso dal Gruppo Nuova Barzio che invita il Sindaco a perseguire uno sviluppo sostenibile attraverso "la tutela del territorio e dei valori ambientali di Barzio". Purtroppo però il paventato "spiraglio sul PGT" comparso sui giornali locali ci fa temere che anche questa volta ad avere la peggio possa essere l’ambiente.

Il WWF lecchese manterrà alta l’attenzione su questo nuovo ennesimo tentativo di cementificazione del territorio.
Associazione WWF Lecco

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BARZIO PER IL FUTURO 

Al Sig. Presidente della Provincia
Di Lecco
All’ Autorità Proponente nominata
per il P.G.T. del comune di
Barzio

OGGETTO: osservazione al redigendo PGT di Barzio con richiesta di realizzazione di una struttura turistico alberghiera in loc. Coldogna.

Il sottoscritto Bianchi Paolo, a nome del gruppo di minoranza consiliare “Barzio per il futuro”, stante la notevole importanza che la realizzazione o meno della
struttura in oggetto comporterà per la comunità di Barzio e per quelle di tutto il
territorio di riferimento, anche per le generazioni future, volendo fornire un
contributo costruttivo per aiutare nella valutazione dell’osservazione stessa,
sottopone, cortesemente, alle S.V., le seguenti proposte:

• Realizzare la struttura, magari divisa in blocchi, sulla stessa proprietà, ma
localizzandola sulla parte pianeggiante dietro il culmine della collina; tale
posizionamento renderebbe praticamente quasi invisibile la costruzione stessa
che continuerebbe a beneficiare del panorama delle Grigne e dei monti vicini;
risulterebbe riparata dai venti che soffiano quasi costantemente sul versante
rivolto verso il fondovalle; la collina e il relativo versante verso via Milano
potrebbe essere ceduto al Comune che ne curerebbe la tutela, vincolandolo
definitivamente; bisognerebbe comunque prevedere nella progettazione di
lasciare un corridoio a prato al confine con la valle Inscea andando a costituire
con la valle stessa un passaggio sia di visuale che per la fauna selvatica;

• Utilizzare il meccanismo della perequazione urbanistica introdotto dalle nuove
normative, che consentirebbe di remunerare comunque adeguatamente la
proprietà, e di “trasferire” la volumetria e di conseguenza la costruzione su
altra area ritenuta più idonea; ad es.:
1. l’adiacente area confinante con la località Coldognetta; resterebbe più
mimetizzata sia dal bosco presente che dalla vicinanza di altre
costruzioni abbastanza imponenti; la zona di Coldogna a tal punto
sarebbe vincolabile e conseguentemente tutelata; verrebbe mantenuta la
visuale sulle montagne; si utilizzerebbe una zona già servita dalle varie
opere di urbanizzazione necessarie;
2. l’area a valle dell’abitato, loc. Falghera; correttamente inserita
risulterebbe di completamento all’esistente; verrebbe realizzata una
strada di accesso che potrebbe servire, come ipotizzato anche nella
presentazione del documento di scoping/I° VAS, quale alternativa al
traffico gravitante sulla funivia e verrebbe a costituire una sorta di
confine ad un’ ulteriore espansione urbanistica.

integrazioni alla nota sopra
richiamata:
• Valutare l’esistenza di costruzioni sottoutilizzate o inutilizzate in prossimità
delle aree dove si potrebbe realizzare la struttura per farle rientrare in un
progetto di “recupero – ristrutturazione” urbanistico teso a minimizzare il
consumo del bene territorio:
1. a seguito di una ristrutturazione far rientrare tale/i costruzione/i nella
struttura alberghiera (locali di servizio, dipendenze, ecc.);
2. abbattere tale/i costruzione/i e “recuperarne”

Sperando di aver fatto cosa utile, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

Il capogruppo di minoranza
Bianchi Paolo

 

 

 

 

 

 

 

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