Nato a Taceno nel 1936, quinto di sei fratelli, il Cav. Moneta ha avuto una vita intensa, in cui ha coniugato i propri impegni professionali (ha lavorato fino al 1995, anno della pensione, in Poste Italiane con l’incarico di “Ufficiale di poste”) con quelli civili. Nel 1964, poco dopo il matrimonio, inizia ad avvicinarsi al mondo politico nel proprio comune, inizialmente con la carica di vicesindaco, in seguito in veste di sindaco per ben due mandati (1975-1980 e 1980- 1985). Negli stessi anni è Presidente dell’Assemblea della comunità montana della Val Varrone e Riviera e in seguito è membro del direttivo della comunità montana della Valsassina.

Dal 1980 al 1986 ricopre l’incarico di Vicepresidente dell’allora Usl di Bellano; dal 1980 al 1985 è il rappresentante dei piccoli comuni montani per la Provincia di Como. Dal 1986 al 1993, inoltre, è membro del comitato regionale di controllo di Lecco. Dal 1999 al 2004, infine, ecco l’ultimo incarico istituzionale: il terzo mandato come sindaco di Taceno.

Oltre all’attività istituzionale il Cav. Moneta è sempre stato molto attivo nel campo del volontariato: ha fondato la Cooperativa sociale “Le Grigne” per ragazzi portatori di handicap ed  è stato inoltre l’ideatore, insieme ad altri tre sindaci, del “Soccorso centro Valsassina”.

Il Cavaliere si è ovviamente dichiarato molto contento del riconoscimento, e ha affermato: “Spero che la mie esperienza possa essere di esempio ai giovani. E’ straordinario come anche una “formichina” come me possa riceve l’attenzione delle più alte cariche dello Stato.”

“Plauso e meritato riconoscimento all’amico Renato Moneta” ha affermato Osvaldo Pavoni, consigliere del Comune di Taceno.