Erano in più di ottanta, perché Giusi Vergottini e il fratello Giovanni (figli dell’ultimogenito Carlo) sono riusciti a mettere insieme circa una trentina di nipoti di nonna Giovanna e nonno Giuseppe, tutti i discendenti che sono riusciti a rintracciare e l’unica sorella ancora in vita: Antonietta. Di quella sterminanta prole, quattro bambini tra i 5 e sei anni perirono in quattro mesi durante la terribile influenza spagnola (anni 1918-19).

Una famiglia prolifica anche per gli standard di una volta che volevano un figlio via l’altro, questi contandini di Noghé frazione della Valsassina quasi sul versante di Bellano avevano origini istriane e pure nobili . "I Vergottini si diffusero prevalentemente in nord Italia – racconta Giovanni che da tempo si è impegnato in ricerche genealogiche fino a riscoprire i quarti di nobiltà – in Liguria, anche in Sud Africa, ma per lo più in Lombardia: si stanziarono a Legnano e poi arrivarono a Perledo. Qui in zona vi sono ceppi non imparentati, noi siamo legati ai Vergottini parrucchieri di Milano, ma non agli orafi di Bellano".

L’anno scorso l’altro ceppo aveva fatto la sua riunione al ristorante Bellano di Giusi Vergottini e da lì le è venuta voglia di replicare con la propria, di famiglia, così numerosa. E su questo si è fatta aiutare dal fratello che già da tempo stava ricostruendo la storia del ceppo. "Viviamo tutti in Lombardia, oggi manca qualche cugino che non ho rintracciato" spiega ancora Giovanni.

Ma in tempi di povertà come si faceva a sfamare 21 figli? "Tiravano avanti con molta fame e due panini al giorno ciascuno".

A lato lo stemma della famiglia >>>

Un raduno avvenuto al ristorante "Bellano" a Taceno quello dei Vergottini dove a farla da padrone è stata l’allegria, un’unione che come un albero si ramifica allontanarsi sempre più dal tronco che l’ha generata ma che comunque non può rinunciare alle proprie radici. Ottanta a questo ritrovo anche se erano più di cento i Vergottini invitati, la ventina mancante ha dovuto purtroppo rinunciare all’invito per motivi personali e familiari.

Un pranzo in grande stile che si è protratto sino al tardo pomeriggio con numerose portate e allietato anche da un accompagnamento musicale, una giornata di allegria dove, ci hanno raccontato gli invitati, "Si rivedono parenti e amici dopo tanto tempo ma si conoscono anche persone nuove". La grandezza e l’espansione di questa famiglia ha fatto sì che, complici anche le distanza chilometriche, alcuni tra i discendenti non si fossero mai conosciuti prima di oggi.

Oltre alla soddisfazione per la riuscita di questo primo Vergottini Day si apre anche la possibilità per poterlo ripetere pure l’anno prossimo, sperando di riuscire ad avere la famiglia al gran completo.
 

 Nel video, intervista a Giovanni Vergottini