OMICIDIO POERIO, FORTE SCONTO DI PENA: DODICI ANNI E MEZZO A ZITO



Zito, imbianchino allora 31enne, era stato condannato in primo grado dal giudice dell’udienza preliminare Gian Marco De Vincenzi con l’accusa di omicidio volontario premeditato a 18 anni di carcere per avere sparato cinque colpi di pistola contro Franco Poerio, di Pasturo, dandosi poi alla fuga e riparando in Calabria – dove si era rifugiato per una ventina di giorni. Oggi in corte d’appello a Milano la condanna è scesa di ben cinque anni e mezzo: Zito deve scontare dunque 12 anni e sei mesi per l’omicidio – e questo grazie al fatto che secondo i giudici di secondo grado il gesto non sarebbe stato premeditato.

Zito si era costituito e aveva confessato l’omicido, per il quale era stato condannato con il rito abbreviato (ottenendo dunque lo sconto di un terzo della pena): 18 anni che ora sono diventati 12 e mezzo. Sconcerto è stato espresso dai parenti della vittima, non presenti alla lettura della sentenza d’appello.

All’epoca, l’omicida aveva confessato di aver agito contro una "persecuzione" che la vittima avrebbe operato nei suoi confronti a causa del (presunto) mancato incasso di 500 euro per l’intermediazione nella vendita – non andata a buon fine – di una baita in Valsassina.

“Non volevo ucciderlo" ha dichiarato Zito fin da subito, affermando di aver solo voluto "spaventare Poerio con una pistola che avevo trovato casualmente svuotando degli scatoloni”

 

 

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