Da Introbio a Los Angeles: Alessandra, ”Nostalgia della Valsassina…”



La Rete, si sa, annulla le distanze. Anche quelle enormi come le migliaia di chilometri che separano il centro Valle da Los Angeles. Ovvero il percorso compiuto qualche anno fa dalla simpatica introbiese d’adozione. Che oggi dichiara tutto il suo amore per la Valsassina. L’intervista "on line" è stata realizzata da un milanista doc (Paolo Cagnotto) a una super tifosa nerazzurra che mantiene a distanza il suo tifo nel calcio ma anche l’orgoglio valsassinese.
 

NOSTALGIA DELLA VALSASSINA E DEI SUOI AMICI

Ciao, Alessandra. Grande piacere averti ritrovato. Raccontaci un po’ la tua avventura. Sei di Milano, valsassinese di adozione, ma ora pure americana. Di cosa ti occupi a Los Angeles?
«Ciao, Paolo, e ciao a tutti i valsassinesi con i quali ho passato la mia infanzia e giovinezza. Bella domanda, Paolo… Che ci faccio a Los Angeles? La storia è lunga. Vivo qui da 13 anni, sono traduttore e faccio sottotitoli nei film. Scrivo articoli qua e la per vari giornali e mi godo il sole della California».

Nostalgia per la valle ma… non mi pare che te la passi tanto male…

«Certo, io cerco di non lamentarmi mai. Ci sono cose che mi piacciono molto qui, e cose che cambierei. La lontananza dall’Italia è una delle cose che mi fa più male. Mi mancano tanto la mia famiglia e i miei cari amici, e a volte, vorrei solo potermi mettere  in macchina e rivederli tutti, quando invece mi devo mettere su un aereo per almeno 12 ore. Facebook mi ha aiutato ad affievolire la malinconia, e sono in diretto contatto con molti dei miei amici  introbiesi preferiti».

Qual è il legame con la Valsassina, che vediamo essere ancora così forte?
«I miei mi hanno portato a Introbio all’età di 1 anno. Ho passato tutte le mie vacanze lì ed anche molti weekend durante l’anno ed alcune settimane bianche. Tutto questo fino all’età di 25 anni, quando poi  mi sono trasferita in America».

Conoscendoti, immagino che avrai mille aneddoti da raccontare di quel periodo…
«Ahimé, mi conosci bene allora… Mi ricordo che giravamo sempre con il maggiolone giallo di Miguel. “Si è gialla” c’era scritto sul baule del maggiolone, come per enfatizzare il colore già accecante. Sai, ai tempi una macchina gialla in Valle faceva parlare… Adoravo quella macchina. Era un po’ una ribellione alla normalità.
I miei avevano un appartamento al residence Le Fonti (esiste ancora?) e c’era una bella piscina. Una notte ho invitato Andrea (ora noto barman dell’altopiano) Miguel, e Gabrio (I ragazzi della mia compagnia) per  fare un bagno a mezzanotte… Logicamente non era permesso fare bagni a quell’ora, ma io sai, ho sempre fatto fatica ad adeguarmi a  certi divieti… Fatto sta che sono venuti, hanno fatto il bagno ed hanno anche fatto un gran casino. Irritando tutti I condomini.  Dopo un paio di giorni non è mancato un sonoro cazziatone da parte di mio padre… Ha addirittura voluto parlare con Andrea! Me lo ricordo come se fosse ieri. Andrea che passeggiava con mio padre incazzato nero, e lui che sembrava gli stesse spuntando un accenno di aureola… Ci avevano scoperti proprio perché qualcuno vide un maggiolone giallo uscire dal condominio in tarda notte. Non avevamo scampo
».

Ma nonostante la distanza sei rimasta interista sfegatata… Come fai ad assopire l’astinenza da stadio? Soprattutto vivendo in un paese dove il calcio non è poi così seguito come in Italia.
«…Eh, caro Paolo, questo è stato davvero un problema nei primi anni… Ma a tutto c’è rimedio e con un gruppo di Italiani interisti abbiamo fondato l’Inter Club Los Angeles! Siamo ufficiali a tutti gli effetti e io sono la vicepresidente. Ci ritroviamo quando gioca l’Inter (fuso orario permettendo) e tifiamo come se fossimo in curva!».

Riuscite a vederle tutte le partite?
«Certamente! Noi siamo 9 ore indietro dall’Italia, quindi quando l’Inter gioca alle 20:45 da voi, per noi sono le 11:45 di mattina e li’ la nostra curva, chiamamola Curva West Coast, è gremita nel ristorante del nostro amico. Quando invece l’Inter gioca alle15:00 da voi, per noi sono le 6 di mattina, e allora la si guarda a casa… Ebbene sì’, dopo il sabato sera di baldoria, ci si alza la domenica alle 6… Per l’Inter questo ed altro».

Potremmo parlare all’infinito, e magari possiamo risentirci di nuovo presto su Valsassinanews… Magari anche in occasione delle partite della tua squadra…
«Mi piacerebbe molto. Sarebbe un modo per rimanere collegata (a parte Facebook) con i miei amici di infanzia. Vorrei farvi conoscere Los Angeles, e magari riusciamo a lavorare ad una rubrica del tipo “L.A. – Valsassina Connection”, che ne dici Paolo? Un grande abbraccio a tutti voi. Che nostalgia!».

 

 

 

 

 

 

 

 

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