Sono circa le due e mezza del mattino tra sabato e domenica, qualche minuto in più forse, quando scatta l’allarme per un incidente stradale che si sarebbe verificato in località Portone, sulla strada che dalla Valsassina scende verso Bellano partendo da Tartavalle. Come sempre si mobilita la macchina degli aiuti e da Introbio parte un’ambulanza del Soccorso Centro Valsassina, mentre anche i carabinieri arrivano da Bellano sul luogo del (presunto) sinistro.

Presunto, già. Perché non solo sul posto non c’è nessuno, ma mancano anche le tracce di un eventuale incidente. Scherzo di cattivo gusto? Probabile. Il mix tra allegria del sabato notte e calendario carnevalesco ha probabilmente generato la scintilla, alimentata anche dal livello di stupidità di chi ha messo in moto – per nulla – tanta gente. Al di là del coinvolgimento di volontari e uomini dell’Arma, va sottolineato che mobilitare invano i soccorsi non è solo un gesto deprecabile e illecito: può avere anche conseguenze serie. A volte infatti la vita stessa di chi subisce infortuni VERI si gioca sul filo dei minuti; far spostare un’ambulanza per il proprio (imbecille) divertimento rischia di creare danni a chi soffre guai fisici. Non quelli mentali di certi ‘allegri’ deficienti del sabato sera.

E guarda caso, l’equipaggio del soccorso introbiese, appena rientrato in sede dal falso allarme è ripartito per un altro intervento, stavolta reale. Il presidente dell’associazione, Franco Selva, non esclude anche ipotesi diverse da quella dello scherzo di cattivo gusto, ma spiega: "Il procurato allarme è una cosa grave, tempo fa c’erano stati degli episodi di questo genere ma sembrava che la consapevolezza delle persone avesse raggiunto un certo livello. In ogni caso potrebbe anche esserci stato un piccolo incidente e magari chi l’ha patito se l’è cavata da solo. Ma ribadisco che allertare i soccorsi fuori luogo comporta dei rischi per chi poi ha bisogno davvero dell’aiuto del 118".