‘Viva l’Italia’: l’urlo degli Alpini risuona in tutta la Valsassina



L’inno di Mameli cantato a cappella e un "viva l’Italia" che è rimbombato sulle montagne valsassinesi è stato il semplice ma potente gesto che i gruppi Alpini della Valle hanno voluto regalare al paese in questo 17 marzo, anniversario dell’Unità d’Italia. "Un gesto che racconta l’amore sincero degli Alpini verso l’Italia", afferma il presidente del gruppo di Ballabio leggendo ai presenti sotto una fastidiosa pioggia in questa fredda mattina di metà marzo, la lettera del presidente nazionale Perona.

Tutti i gruppi valsassinesi erano presenti, schierati di fronte al monumento ai caduti ad Introbio hanno ascoltato il "silenzio" con rispetto e devozione per poi, con le lacrime negli occhi, partecipare all’alzabandiera.

Presente anche il sindaco di Introbio, Fernando Rupani, alcuni membri della giunta e assessori sia della minoranza che della maggioranza. Rupani ha invitato i presenti a partecipare all’inaugurazione, il prossimo 12 giugno, di una targa in ricordo di Cavour nella piazza che porta il suo nome.

Tra i presenti, ufficiali dei Carabinieri di Introbio, agenti della polizia locale dell’Unione dei Comuni del Centro Valsassina, il parroco di Introbio e Mario Cerati, comandante partigiano in Valsassina ai tempi della resistenza, ma soprattutto come ha detto lui: "alpino e italiano".

Con questa celebrazione, si dà inizio ad una serie di iniziative che nei prossimi giorni commemoreranno i 150 anni dell’unificazione dell’Italia.
 

 


L’ALZABANDIERA AD INTROBIO 
 

 

 

 

 

 

 

 

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