di DANIELE DE SALVO
— LECCO —
CONTRIBUENTI non molto generosi in provincia con i loro Comuni. Pochi hanno deciso di devolvere il 5 per mille alle proprie Amministrazioni locali. Il 5 per mille è un’istituzione simile a quella dell’8 per mille, ma, invece che le diverse confessioni religiose, ne possono beneficiare gli istituti di ricerca scientifica o universitaria, le organizzazioni non lucrative, onlus, gruppi sportivi dilettantistici e, appunto le Amministrazioni per finalità sociali. In termini assoluti la cifra più alta è stata racimolata a Lecco, dove sono stati incassati 13.651,51 euro grazie all’aiuto di 311 cittadini, cioè appena poco più dello 0,5% dei residenti. Il dato, diffuso nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate, si riferisce al 2009.

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Fanalino di coda è Morterone, paese più piccolo d’Italia: nessuno si è affidato al Comune. Penultima piazza invece per Crandola, sempre in Valsassina: una donazione per 22 euro di incasso. È stato il sindaco Lino Artusi a farla. «Peccato, mi aspettavo di più, almeno dagli amministratori locali – sospira – Invece niente. Ci avrebbe fatto comodo qualcosa di più perchè abbiamo alcuni gravi casi sociali di cui occuparci e non è facile trovare le risorse necessarie». Molto più sensibili si sono dimostrati a Monte Marenzo, dove sono stati registrati 2.555 euro di incasso per il contributo di 125 persone, che rappresentano il 6% della popolazione, la percentuale in assoluto più alta in tutta la provincia.

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