Sull’asse Lecco-Ballabio-Cortabbio-Barzio il ritrovamento che non t’aspetti



Ebbene, una volta giunto a casa, lo sbadato autista si accorge di aver combinato un guaio e ripercorre in auto, con l’aiuto di sfortunati rinforzi, la strada percorsa poco prima, nella speranza di ritrovare il portafogli nei pressi della stazione di rifornimento: grandi ricerche, senza successo. Come sempre accade quando si tratta di smarrimenti, ciò che più secca è la perdita dei documenti, soprattutto quando, come nel caso in questione, i soldi gelosamente custoditi nel portafogli sono davvero pochi.

Dopo una insonne notte di ricerche, angustiata dal pensiero del "cambio serratura" del giorno successivo (nel portamonete il ragazzo conservava infatti le chiavi di casa) ecco che nel primo pomeriggio del giorno successivo qualcuno suona al campanello… con il portafogli in mano!

Il signore, un operaio di origini marocchine, impiegato a Cortabbio di Primaluna, aveva avvistato il portafogli… alla rotonda di Ballabio ed aveva deciso, dopo aver visto dai documenti che si trattava di una valsassinese, di riconsegnarlo di persona, anzichè alle forze dell’ordine.

Per ben oltre 10 km l’oggetto smarrito in questione era rimasto aggrappato al tetto dell’autovettura, incurante della velocità e delle sterzate necessarie per raggiungere la Valsassina partendo da Lecco…

Tutto è bene quel che finisce bene!

 

 

 

 

 

 

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