Consiglio comunale a Barzio: l’opposizione e’ ”sul pezzo”



Preceduta dai nomi di tutti i primi cittadini del paese e dalla consegna di un simbolico presente ai più recenti, primo fra tutti Nicola Esposito, già sindaco dal 1951, la seduta consigliare ha preso le mosse dalla conferma delle aliquote ICI, per poi immediatamente entrare nel vivo di una discussione preannunciata, avente come oggetto del contendere i beni comunali inseriti nel piano triennale delle alienazioni. Presenti in sala e premiati Giovanni Gerosa, Alvaro Ferrari, Maurizio Casari, Fabio Canepari e Pierantonio Valsecchi.

Paolo Bianchi si dichiara impressionato da una vendita controtendenza, frutto di una una decisione inaspettata e dai contorni indefiniti: il capogruppo di minoranza si interroga sulle alternative alla perdita di una struttura sita proprio ai Piani di Bobbio e sul valore (sottostimato) del Centro Fondo, che Andrea Ferrari spiega rispettare quello catastale. Quella di 300.000 euro è una cifra provvisorio che sarà sostituita, in caso di vendita, dal valore di mercato, che si aggira intono al doppio; purtroppo le alternative non sarebbero in grado di garantire la medesima copertura economica: "È una decisione sofferta, ma obbligata – spiega – un tempo le vendite erano scelte, ora si tratta di necessità".

Mentre Giovanni Gerosa ribadisce il rispetto dell’amministrazione per i beni di proprietà comunale, ringrazia il capogruppo di minoranza per le osservazioni che alimentano un dialogo teso al miglioramento e si augura comunque di non dover giungere per forza alla vendita, questa appare al momento la sola soluzione [sotto le porzioni che resteranno di proprietà comunale e subiranno interventi di miglioramento]

Di segno opposto il dibattito sulla fetta di terreno pubblico di Via Gaggio, sito in una zona di completamento tale per cui la minoranza di Paolo Rognoni concepirebbe il tutto eventualmente come da alienare, con una volumetria che consenta la copertura dei costi che il Comune si troverà ad affrontare nei prossimi esercizi. Qui, spiega il sindaco, si è deciso di destinare solo una parte alla vendita e di vincolarla in maniera tale da preservare una fascia di verde, che spezzi la continuità dell’edificato, anche in vista della futura urbanizzazione della zona. "Preferisco vendere un immobile già esistente piuttosto che del verde" aggiunge Perluigi Ruffinoni, che ricorda anche come la possibilità di ricorrere a finanziamenti per il Comune di Barzio sia bloccata da un debito di circa 7,6 milioni di euro, legato a mutui in essere fino al 2035.

Ed ecco il piano triennale delle opere pubbliche che nel 2011 annovera la riqualificazione dell’ex municipio con la realizzazione del Largo Medardo Rosso e l’allargamento della Via per Introbio; nel primo potranno entrare finanziamenti dedicati a progetti culturali, ma non collaborazioni con privati, come avrebbe auspicato Bianchi, mentre il secondo offre a Ferrari l’assist per parlare di un finanziatore interessato alla realizzazione di una struttura alberghiera a valle e per rivelare che le istanze a tema pervenute sono state ben 4. Datate 2012 la realizzazione del primo lotto della pista ciclopedonale e la manutenzione straordinaria delle scuole, mentre nel 2013 il programma prevede l’inizio dei lavori di collegamento Via Vallicello – Via Gaggio.

Tocca a Ruffinoni riassumere brevemente un bilancio di previsione, del quale le richieste di chiarimenti di un Bianchi preparatissimo garantiscono una trasparenza esclusiva, mentre la maggioranza paga il pegno di un assenza giustificata, quella dell’assessore al bilancio Silvia Crippa. Rognoni, con un intervento sentito, lamenta l’ironia con la quale il pubblico sembra rispondere alla puntualità di Bianchi e invita Ferrari ad intervenire rimarcando "Si tratta di una seduta con un ODG importante dal momento che con il bilancio di previsione si decidono le sorti del paese e non è facile stare da questa parte".

Bianchi rimprovera una Giunta comunale che spesso delibera con 3 elementi su 5 e si rammarica della latitanza di forme di partecipazione alla vita amministrativa come le commissioni consigliari. Ed è proprio in virtù di questa partecipazione che dalla discussione prende forma la regolamentazione di un istituto, il Question Time, proposto da Paolo Rognoni e inizialmente ridimensionato nelle intenzioni.

Numerosi spunti di riflessione restano da approfondire ed invitano la cittadinanza a partecipare alla vita politica di un ente locale che ha tutte le carte in regola per crescere ancora. Prossimo appuntamento l’assemblea pubblica dell’8 aprile.

 

 

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