Fantastica Italia, fantastica Valsassina: si rischia seriamente di confondere roba da pesce d’aprile con la realtà dei fatti – perché spesso capita che gli eventi superino di gran lunga anche la più sfrenata fantasia. Eccoci caduti in un accrocchio formidabile, e tutto per via di una foto, scattata l’altro giorno sulla ciclabile della Valsassina, che documentava il transito di un autoveicolo sulla pista . Abbiamo scritto che si tratta di un gesto incivile, ci è stato risposto dal protagonista che siamo noi a sbagliare, essendo lui regolarmente autorizzato con tanto di atto notarile a supporto.
Ebbene, l’atto notarile c’è, risale al 2005 e alla faccia della logica (e soprattutto del codice stradale), dichiara – come documentato qui sotto – che sulla ciclopedonale si può eccome circolare. Con tanto di "veicolo tipo trattore o fuoristrada".
Vi pare una stranezza? Anche a noi. Ancora più originale il fatto che, davanti a un notaio, abbiano siglato questo atto i proprietari e un ente pubblico come il Comune di Introbio (era il 2005, sindaco Marconi, responsabile del servizio e firmatario di questo atto (in realtà una compravendita, che comprende tra i patti il passaggio succitato) il geometra Giacomo Melesi.
Bene, la parte venditrice ha il diritto. E già qualcuno potrebbe obiettare, in linea generale, dato che stiamo parlando di una pista su cui passano bici e bambini, pedoni e cani, podisti e mamme con carrozzine… Ma c’è un atto notarile. Il fatto ci incuriosisce e allora lo approfondiamo, anche perché la piccata richiesta di rettifica giuntaci parla tra l’altro di un "
improvvido autore della accorata denuncia" (che sarebbe un nostro collaboratore). Allora come dire ci nasce la curiosità di verificare per bene come stanno le cose.
Scoprendo a questo punto che se anche l’atto esiste, il transito di cui parlava il nostro articolo è e resta da regolamentare in modo preciso, come ci informa l’agente della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni, Pozzoli: "La segnaletica sulla pista è chiara e inequivocabile: il transito è permesso solo a pedoni e velocipedi e il codice della strada non conosce deroghe". Ma allora, quella Jeep? "Chiunque sia rroga il diritto di passare su quel tratto, a motore, viola la legge; se anche dispone di un atto, come dice, deve esseere autorizzato di volta in volta, attraverso un’ordinanza del Comune (in questo caso di Introbio, ndr) che predispone l’adeguata segnaletica e chiude la pista durante il transito".
Sorge spontanea la domanda conseguente: ma un’ordinanza del genere è mai stata emessa per il transito di questo o di altri veicoli sulla pista? "A mia memoria no" taglia corto Pozzoli "di sicuro dal 2005 c’è stato un solo evento che ha comportato il passaggio di veicoli a motore, delle ruspette in quel caso: causa maltempo la pista andava risistemata e allora la ditta che ha la manutenzione venne autorizzata, con tutti i crismi citati prima, ad entrare sul tracciato per compiere il lavoro. Ma un’ordinanza comunale a favore del transito di privati, non mi risulta proprio".
Dunque, per concludere, la foto scattata l’altro giorno testimonia un fatto non consentito, atto notarile o meno. Denuncia non improvvida…
La morale comunque è amara. In tutta questa vicenda esistono aspetti davvero clamorosi e lo stesso atto di compravendita comprendente un patto come quello fa pensare. Ma tutta la vicenda è venuta alla luce solo ed esclusivamente perché dei passanti hanno rischiato di farsi "stirare" il cagnolino da un fuoristrada che non doveva essere lì. E se prontamente un signore non avesse scattato quell’immagine, nessuno ora si porrebbe gli interrogativi che ci stiamo facendo oggi.
Fantastica Valsassina, Italia. Anno 2011, giorno del Signore 1 aprile. E non è uno scherzo…
DALL’ARCHIVIO DI VALSASSINANEWS: