Nei giorni scorsi gli Amici della Torre di Primaluna hanno dato vita ad una interessante e significativa conferenza inserita nell’ambito delle manifestazioni per celebrare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. A seguito dell’appassionato ritratto dell’eroe risorgimentale tratteggiato con sapienza da Flavio Selva il vice presidente dell’Associazione Marco Sampietro ha dato ampio spazio alle storie dei garibaldini valsassinesi, a cominciare da Tranquillo Baruffaldi nato nel 1839 a Barzio da famiglia di Cortenova che, dopo aver preso parte alla seconda guerra di indipendenza e alla battaglia di San Fermo, fu uno tra i mille della celebre spedizione,prendendo parte alle battaglie di Calatafimi e di Palermo – dove venne ferito.
Dopo essere stato insignito con la medaglia al valor militare e una volta conclusa la sua carriera di soldato dei corpi garibaldini divenne notaio.
A seguire è stato ricordato Sebastiano Cattaneo che nacque a Primaluna il 20 settembre del 1832 da Francesco e da Angela Combi;sposato con Carlotta Pini e di professione geometra ,morì il 17 settembre del 1911.
Nel 1859 si era arruolato nei cacciatori delle Alpi nato per volere di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II. Nelle guerre di indipendenza i Cacciatori Delle Alpi portarono a compimento missioni molto delicate sul campo di battaglia.Il Cattaneo prese parte alla Campagnad’Italia partecipando a diverse battaglie fra le quali citiamo quelle di Montebello e di Solferino;tutti i luoghi in cui combatté sono incisi sulla medaglia commemorativa della sua partecipazione alle guerre di indipendenza,proveniente dalla raccolta museale del comune di Primaluna ed esposta durante la serata con la sua uniforme da Cacciatore delle Alpi, il suo orologio da tasca Roskopf, la sua pipa con l’effigie di Garibaldi ed una sua foto-ricordo.
Infine un doveroso ricordo tra gli altri di Stefano Bianchi, ferito a Bezzecca nel luglio del 1866, un Cattaneo di Introzzo, un Invernizzi di Baiedo, Natale Magni di Introbio (ferito a Porta Pia nel 1870),un Mazzoleni di Pasturo, un Pensa di Taceno,un Paolo Terzo di Primaluna e l’ing Eligio Rossi di Introbio.
La serata è stata conclusa da una vibrante poesia recitata da Teresa Cattaneo e dedicata all’Italia.