Era l’estate del 2010, quando il gruppo consiliare “Lega Lombarda” metteva sul tavolo un’interrogazione al sindaco Agostoni e alla sua amministrazione per una questione riguardante degli immobili di via Cariole, acquistati da alcune famiglie ma non ancora in possesso dell’agibilità da parte del Comune per essere abitati. Veniva chiesto allora dai consiglieri di minoranza ad Agostoni il perchè non fosse stata ancora concessa l’agibilità per gli immobili in questione (richiesta nel 2008) e come, pur non essendo pronti per mancanza di autorizzazione da parte dell’amministrazione, i padroni delle case avessero già la residenza a Pasturo.

Guido Agostoni rispose presentando tutta la documentazione in suo possesso, dicendo che il Comune non aveva ancora ricevuto la pratica di richiesta di agibilità da parte degli interessati, anzi, la richiesta arrivata era incompleta e, per questo motivo, l’ufficio tecnico comunale non era in grado di valutare un’eventuale autorizzazione per occupare gli immobili.

Oggi la svolta, con il rinvio a giudizio dei tre dipendenti del Comune: si tratta di Giovanni Rusconi e Massimiliano Invernizzi (già in forza all’ufficio tecnico) e di Edoardo Castiglioni, agente di Polizia Locale sempre a Pasturo. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare Gianmarco De Vincenzi.

La questione è complessa e molto tecnica. All’epoca, effettuato un sopralluogo, i tre dipendenti avevano constato la mancanza di alcuni requisiti in particolare dei sottotetti. Da qui la successiva denuncia da parte di due dei proprietari degli immobili – che sostenevano di avere avuto rassicurazioni sulla agibilità delle case da parte di chi aveva venduto loro gli appartamenti. Ora la vicenda è approdata in tribunale a Lecco.