A spiegare il perché è il presidente dell’azienda che si occupa della gestione del servizio idrico integrato in provincia di Lecco Ermanno Buzzi: “Sulla base della legge regionale 493 del 25 gennaio 2011 il Consiglio di Amministrazione ha stabilito la fornitura dei 840 litri di acqua naturale a ciascuno dei due comuni da destinare ai bambini fino ai tre anni. Il tutto perché nell’acqua potabile è presente una quantità di arsenico non adatta ai piccoli utenti sino a tre anni”.
Dal momento che le due località della Valvarrone vedono anche flussi turistici, la fornitura di acqua andrà anche a coprire le esigenze dei turisti.
Nel frattempo Idrolario sta lavorando alla risoluzione del problema arsenico in via definitiva, come spiegano il presidente Buzzi e il direttore di Idrolario Maurizio Murari: “Stiamo predisponendo il progetto esecutivo per chiudere entro fine anno con la questione arsenico nelle due municipalità. La soluzione verterà su un impianto di filtrazione alla fonte di captazione delle acque dotato di resine particolari che attraggono l’arsenico, con il risultato che dopo il trattamento la presenza di questo elemento chimico sarà prossima allo zero. Il costo dell’intervento è di circa 250.000 euro”.