Non è un via libera, ma un primo passo. E nonostante se ne parli dal lontano 1986, in quest’occasione la sensazione è che nonostante qualche contrasto e alcune difficoltà oggettive, la volontà di realizzare il by-pass ci sia. Partiamo dalla cronaca per entrare poi nei dettagli del progetto. Si sono trovati ieri sera, nella sede della Comunità Montana, i Comuni di Primaluna, Introbio e Cortenova con i rispettivi sindaci e assessori, l’amministrazione Provinciale rappresentata dall’assessore ai Lavori Pubblici Simonetti, dall’ingegner Valsecchi, dirigente della Viabilità, e dai consiglieri Umberto Locatelli e Luigi Melesi. A fare da padroni di casa il presidente della CM Alberto Denti e il suo responsabile tecnico Alberto Nogara.
Simonetti ha esordito affermando che "Se ci si crede, si può fare". Come dire che dopo 25 anni di chiacchiere, la famosa variante alla provinciale della Valsassina può diventare un progetto. Gli ha fatto eco Angelo Valsecchi che nel ripercorrere le tappe dell’annosa vicenda ha sottolineato come oggi si debba ragionare su un tracciato condizionato da come gli amministratori locali hanno agito nel tempo (costruendo lungo tratti che sarebbero serviti a realizzare l’ìopera al meglio, ndr).
Il Comune di Primaluna ha allora illustrato il suo piano, che prevede una strada lunga circa 4 chilometri (dei quali 600 metri nel Comune di Introbio, il resto interamente sul proprio territorio). Come anticipato da Valsassinanews qualche giorno fa, si tratterebbe di correre tra l’abitato di Primaluna e il Pioverna, con tre attraversamenti – uno dei quali all’inizio, sulla Troggia. In alcuni punti non ci sarebbero alternative allo spostamento parziale del tracciato attuale della pista ciclopedonale, da posizionare più a monte per consentire lo sviluppo della variante. Argomento che ha trovato l’opposizione da parte dell’architetto Nogara.
In generale, si tratterebbe di realizzare una strada più alta rispetto al suolo ma non "sopraelevata" (quindi niente piloni). In pratica, i 4 km correrebbero tutti su una sorta di montagnola, esattamente come il tratto di mini-tangenziale esistente a Introbio. Questo permetterebbe di far transitare, con dei sottopassi, i mezzi agricoli e di altro genere destinati a lavorare sui terreni circostanti. La larghezza dell’intera sede ("montagnola" compresa) sarebbe di una trentina di metri. Un impatto notevole. Costo dell’operazione, circa 3 milioni e mezzo di euro.
Il tracciato partirebbe da Introbio, più o meno all’altezza della ditta Mariani, correndo "sotto" Primaluna e ricongiungendosi alla Provinciale poco prima della cava di Cortabbio. "Ci sentiamo un po’ tagliati fuori" hanno detto al proposito i rappresentanti di Cortenova.
Ora il progetto di Primaluna è stato preso in mano da Simonetti e Valsecchi: verrà portato all’attenzione della Commissione provinciale Lavori Pubblici e poi sarà ridiscusso con i Comuni dopo le elezioni di metà maggio. Nel frattempo, i tre paesi coinvolti torneranno a confrontarsi, sempre nella sede della Comunità Montana, il prossimo 3 maggio. Al di là delle questioni relative al percorso, evidentemente c’è da capire come finanziare l’opera (3,5 milioni con questi chiari di luna non sono esattamente facili da reperire). Ma non di soli soldi si discuterà da qui in avanti.
L’ingombro complessivo, i ponti da costruire, lo spostamento della ciclopedonale e i rapporti con agricoltori e imprese: questi e altri nodi andranno sciolti per poter anche solo iniziare a pianificare un’opera della quale come detto si parla da un quarto di secolo.