L’informazione circolava da qualche ora, ma nella serata di lunedì ha ricevuto quelle che possono essere definite conferme pressoché definitive.Il numero delle persone provenienti dalla Libia e altrove e dirette a Barzio è molto ridotto (potrebbe trattarsi di sette) mentre la data esatta del loro arrivo è martedì 3 maggio, "smistate" da Sala al Barro dove giungeranno in mattinata..
Da informazioni in possesso di Valsassinanews, i profughi destinati al lecchese saranno ospitati in via provvisoria nella sede del COE, il Centro Orientamento Educativo (associazione di laici volontari cristiani impegnati in Italia e in altri Paesi del mondo) con sede centrale proprio a Barzio, in via Milano. Del primo quantitativo di rifugiati, una quota potrebbe essere destinata anche ad altre località (si parla di Carenno e forse Calco).
Si tratta dunque di una piccolissima quantità di richiedenti asilo, facilmente gestibile. Nel caso di arrivi più massicci in futuro, rimangono aperte le diverse opzioni di cui si è parlato in questi mesi (compresa quella di Vendrogno – Casa Giglio).
Il COE di Barzio ospita periodicamente ragazzi stranieri per corsi e altre iniziative; ha una sede piuttosto grande (qui operavano anni fa le scuole medie dell’Altopiano) ed è attrezzato per l’accoglienza di un numero anche superiore di persone.
SOTTO: LA SEDE BARZIESE DEL COE