Si sarebbe dato malato andando invece ad arbitrare la partita di calcio Cortenova-Derviese e incassando 69 euro di indennità di trasferta della FIGC. Si tratta di un carabiniere di 30 anni nato a Palermo e in servizio al Nucleo Radiomobile di Sondrio. Adesso sarebbero scattate le indagini di due Procure (quella di Sondrio per truffa aggravata ai danni dello Stato e la Procura Militare di Torino – che ha la competenza territoriale sulla Valtellina). Va infatti verificato se risponda al vero il fatto che l’apprtenente all’Arma risultasse in malattia proprio nella data in cui si recò in Valsassina a dirigere la partita.

L’arbitro-carabiniere sarebbe stato smascherato da alcuni colleghi che avrebbero letto il suo nome in un articolo relativo al match di Seconda categoria tra Cortenova e Derviese, la stessa partita nella quale il direttore di gara era stato pesantemente insultato dai tifosi ospiti (episodio del quale si era occupata Valsassinanews). Al momento comunque la notizia è ancora da verificare; nella vicenda, appare infatti "strana" l’ingenuità eventualmente commessa dal carabiniere – che dovrebe sapere benissimo come in calce alle cronache delle partite, tutti i giornali pubblicano regolarmente anche il nome dell’arbitro dell’incontro.

Secondo quanto riporta l’ANSA, "il comandante della Compagnia carabinieri capitano Claudio de Leporini, ha ordinato una seria indagine, per escludere innanzitutto che si trattasse di un caso di omonimia. E si e’ scoperto che il militare in mutua, nel giorno in cui avrebbe dovuto essere in servizio in caserma, ha pure riscosso 69 euro come rimborso per avere indossato la giacchetta nera sul campo del Lecchese".