Cosi, l’amministrazione Rupani di Introbio, la Selva di Cortenova, quella di Alberto Denti a Parlasco, l’Agostoni di Pasturo e l’Artusi di Primaluna hanno dato l’ok per i nuovi servizi demografici realizzati in collaborazione tra i cinque comuni che fanno parte dell’Unione. Ma cosa prevede la convenzione? La gestione associata del servizio è finalizzata a garantire l’unitarietà delle funzioni di programmazione, formazione ed organizzazione sul territorio dell’Unione dei Comuni, uniformando i criteri e gli interventi nei cinque paesi.
Con questo, si punterebbe a migliorare l’efficienza, efficacia e soprattutto l’economicità grazie ad un Ufficio di coordinamento dei Servizi demografici che avrà la sua sede ad Introbio (presso gli uffici dell’Unione), incaricato di programmare e coordinare la parte amministrativa dei Servizi Demografici standardizzando la modulistica e le procedure e provvedendo alla costante innovazione tecnologica per poter semplificare i procedimenti e i collegamenti tra i vari comuni.
La convenzione prevede, in caso di necessità, che si possa coordinare la sostituzione del personale presso i Servizi Demografici ricorrendo a personale dell’Unione o degli altri Comuni, previa autorizzazione del sindaco del comune che fornisce il personale.
In pratica, con la creazione di questo nuovo servizio, ci dovrebbe essere una razionalizzazione della spesa per le attrezzature informatiche e gestionali, una miglior gestione della Carta d’Identità elettronica, la formazione adeguata del personale incaricato delle pratiche demografiche e l’adesione ad organismi demografici competenti come l’Anusca.
Il servizio verrà svolto da personale individuato presso i singoli enti quale dedicato ai Servizi Demografici. A tal fine, ogni Comune dovrà comunicare all’Unione Centro Valsassina il nominativo o i nominativi del personale addetto ai Servizi Demografici.
Ma chi paga le spese di questo nuovo servizio? Quelle del personale sono a carico di ogni singolo comune, mentre quella di gestione dell’attività di coordinamento saranno previste nel bilancio dell’Unione e ripartite in base alle previsioni dell’Assemblea dell’Unione compatibilmente al numero degli abitanti residenti in ogni singolo paese.
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