Assemblea popolare a Barzio: no alla demolizione della ex scuola



Una settantina di persone, tra residenti e villeggianti, hanno assistito ieri sera all’incontro pubblico proposto dall’amministrazione Ferrari di Barzio. Nella sala civica del Comune dell’Altopiano valsassinese erano presenti diversi membri della giunta comunale che hanno illustrato ai presenti l’attuale situazione delle finanze municipali, presentando anche delle importanti iniziative come l’avvio dell’agenzia per il turismo e informando la popolazione su misure mirate a raccogliere fondi per l’agenzia stessa, facendo fronte all’emergenza finanziaria nella quale i comuni sono costretti a navigare per le leggi in vigore. Il debito totale di Barzio è addirittura di sei milioni e settecentomila euro, in pratica 5000 euro per ciascun residente, bambini compresi.

Il sindaco Andrea Ferrari ha spiegato che per motivi legati non tanto al patto di stabilità (non si appllica ai Comuni più piccoli) il Comune a causa del pesante indebitamento e degli interessi sui mutui che hanno sfondato la soglia massima consentita, non può più accendere nuovi mutui dunque i soldi per nuove opere non ci sono e alcune di queste in programma da qualche tempo non verranno fatte. "Solo piccole opere visto che i soldi a disposizione sono pochissimi, abbiamo chiuso i conti con 86mila euro di avanzo di bilancio ma sarà meglio tenere questi denari da parte per qualche eventualità, perchè altri soldi, se non da qualche contributo provinciale o regionale, non arriveranno".
 
Successivamente, il primo cittadino di Barzio ha avanzato l’idea di rendere a pagamento il parcheggio principale del paese, quello che si trova nella piazza del mercato. "Abbiamo a disposizione 198 posti auto, ci siamo informati con alcune società di gestione, apprendendo che è possibile ricavare circa trentamila euro annui; a noi farebbero comodo per poter sistemare le strade del paese" ha detto Ferrari, chiarendo che "questa è soltanto un’ipotesi che stiamo valutando; poi, non si tratterebbe di una misura che si applicherebbe per dodici mesi all’anno, l’idea è fare quei parcheggi a pagamento soltanto nei mesi estivi e nei week end".
 
Dopo altri annunci generici, l’assemblea è scivolata in una specie di consiglio comunale con l’intervento di Paolo Bianchi, consigliere della minoranza presente in aula che prima ha voluto chiarimenti sugli 86mila euro di avanzo, rivendicando il fatto che "metà di quei soldi erano già in cassa dall’amministrazione precedente", poi , in tono polemico ha chiesto all’amministrazione barziese di spiegare alla popolazione lo stato della sicurezza delle scuole di Cassina (paese del quale è stato amministratore) e aggiungendo ancora qualche gettone alla polemica ha detto: "Siamo qui per un’assemblea popolare del Comune di Barzio e si sta parlando soltanto del comune vicino".
 
L’argomento più atteso della serata, cioè il caso Coldogna, non ha suscitato grandissimo interesse tra i presenti. Ferrari ha spiegato, con tanto di cartina e foto aeree la situazione che è stata diverse volte illustrata dal nostro giornale ma soltanto a fine assemblea il pubblico ha reagito facendo domande al riguardo.
 
Dalla platea, di fronte alle richieste di modifica del Pgt avanzata dai privati per la costruzione di un albergo nella bellissima collinetta che fa da porta d’ingresso a Barzio, in molti si sono dimostrati perplessi e contrari, poi, quando Ferrari ha spiegato che un’altra proposta presentata dagli stessi privati contempla l’utilizzo della zona dei parcheggi in centro e la demolizione del vecchio e storico edificio della ex scuola del paese, si è alzato il tono della discussione e molti si sono detti assolutamente contrari a questo abbattimento, rivendicando l’edificio in questione come un "patrimonio dei barziesi".
 
Ferrari ha tranquillizzato i presenti con una ferma posizione della sua amministrazione, contraria ad ogni scempio del patrimonio storico e ambientale di Barzio. E riferendosi all’altro progetto di wellness center (a Campiano) ha detto che questo "non andrebbe a sconvolgere il verde del paese, anzi, ne porterebbe altro, perchè nella progettazione sono state rispettate le condizioni imposte dalla nostra amministrazione". Per quanto riguarda Coldogna, Ferrari ha spiegato che "le eventuali trasformazioni della collina devono essere fatte in un certo modo , le proposte arrivate finora non rispettano le indicazioni che sono state date"
 
Le indicazioni del Comune ("che non fa l’agente immobiliare" ha aggiunto Ferrari), erano quelle di lasciare stare la collinetta e in tutti i casi, se i proprietari dell’Hotel Ballestrin fossero d’accordo nel venderlo, di ristrutturare questa importante struttura". Il titolare ha dichiarato che l’albergo non è in vendita ma si è reso disponibile a sedersi ad un tavolo per trattare, ma chi vuole mettere mano alla collinetta non ha accettato la proposta, lanciando quella che prevede appunto la demolizione della ex scuola e municipio.
 
Su quest’ultima opzione il Comune dice assolutamente no alla demolizione, mentre per l’utilizzo della zona parcheggi viene lasciata una porta aperta per vedere di cosa si parla.
 
 
 

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