Quattro i punti all’ordine del giorno della sessione straordinaria del consiglio comunale di Introbio che si è tenuta questo venerdì a Villa Migliavacca. Oltre all’approvazione dei verbali della seduta precedente, si è parlato del piano di lottizzazione a stralcio per un privato, di alcune variazioni di bilancio e si è fatto l’elenco delle società partecipate del Comune di Introbio.
A differenza della seduta precedente quando l’opposizione non si era presentata in blocco, alla sessione di venerdì erano presenti tre dei quattro consiglieri di minoranza, e si sono fatti sentire con molta forza.
Sia Andreina Magni, che Lino Artusi cosi come Eusebio Marconi hanno dimostrato di avere a cuore il ruolo di oppositori intervenendo con forza su ogni argomento. Soprattutto Lino Artusi, che ha avuto il "mea colpa" di Rupani sulle critiche ad inizio mandato quando aveva criticato l’amministrazione precedente per le "troppe variazioni di bilancio", Artusi ha detto di vedere anche lui "tante variazioni di bilancio, ve lo avevamo detto come funzionava ma voi avevate criticato le nostre variazioni e ora quante ne vediamo?". Fernando Rupani con un gesto di onestà politica ha dato ragione al membro della minoranza.
Il momento più concitato della seduta è arrivato con l’intervento di Eusebio Marconi dopo che il segretario comunale ha elencato le società partecipate del Comune di Introbio, Marconi ha detto che "oggi il paese di Introbio sta bevendo l’acqua di tutti colori, dal verde al marrone, nel periodo nel quale io ero sindaco" ha detto Marconi, "l’acqua era buona e le analisi dell’Asl erano buone"
L’ex primo cittadino ha poi aggiunto che "le persone mi fermano per strada a chiedermi per l’acqua, io ero preoccupato del passaggio ad Idrolario, pensavo facessero parte dell’Acel, ma dobbiamo pagare il loro presidente che ci costa tanto e loro non danno ai cittadini di Introbio l’acqua che meritano".
Marconi ha invitato Rupani a farsi avanti sulla questione, dicendo che è preoccupato per il sistema adottato perchè "rischiamo di rimanere senza acqua con quella gente li", dopo di che ha letto una lettera del 2008 in cui denunciava il "rischio del progressivo abbandono degli impianti con progressivo degrado del patrimonio", aggiungendo: "attenzione, stiamo dando i nostri impianti ad una società ed ecco cosa sta succedendo tre anni dopo" e concludendo "non si può andare avanti cosi, è una vergogna, mi chiedo come è possibile continuare in questo modo".
Immediata la risposta di Gianfranco Magni che ha preso atto della segnalazione della non adeguatezza della distribuzione del servizio idrico, confermando di aver chiamato Idrolario per mettere al corrente della situazione chi di dovere e confermando che successivamente si sarebbe messo in contatto con il presidente dell’ente.
LE PAROLE DI EUSEBIO MARCONI
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LA RISPOSTA DI GIANFRANCO MAGNI |