Vivere al limite, interessante conferenza naturalistica a Cortabbio



Greco è riuscito a trasmettere, grazie all’aiuto di fotografie e alla lettura da qualche brano, l’idea della difficoltà che trovano alcuni animali per adattarsi ad ambienti tanto belli quanto inospitali, spiegando al dettaglio le abitudini di rettili, anfibi, mammiferi e uccelli. Ha raccontato i suoi incontri in prima persona con alcuni esemplari come la vipera berus o l’ermellino, consigliando ai presenti soprattutto il rispetto della natura e degli animali, "L’emozione che provoca vedere un esemplare dal vivo nel suo habitat è impagabile ma dobbiamo imparare a rispettarli osservandoli con devozione senza intralciare la loro vita".

Tra le specie che più ammirazione hanno provocato al naturalista ci sono i camosci, presenti sulle nostre montagne ad alte quote, soprattutto nei monti del premanese e a Balisio, "il camoscio possiamo definirlo l’atleta delle Alpi, grazie all’elevata concentrazione di globuli rossi, questo animale riesce a sopravvivere nelle grandi alture e compiere una vita molto agile, essendo capace addirittura di coprire un dislivello di mille metri in soltanto quindici minuti". Lorenzo Greco ha spiegato le caratteristica del tipico ungulato della fauna alpina, paragonandolo anche allo stambecco, altra specie di ungulato presente nei monti valsassinesi.
 
Ammirazione e simpatica ha provocato la presentazione della marmotta, introdotta nella Val Biandino negli anni’ 50. "La marmotta, fischia quando si sente minacciata, un fischio se a provocare la sua paura si tratta di un’aquila, due se si tratta di una volpe e molti fischi se a infastidire il più grande dei roditori alpini è la presenza dell’uomo".
 
Lorenzo Greco ha illustrato il sistema di gallerie che questo mammifero riesce a costruire, raccontando il letargo e le condizioni estreme nelle quale vivono questi animali, che a fine autunno si richiudono nelle loro tane pesando tra i 5 e i 6 chili per tornare all’esterno con un chilo e mezzo di peso.
 
"Passeggiando per i monti questo inverno mi sono trovato di fronte un esemplare di ermellino, la scena che i miei occhi hanno vissuto è stata bellissima, il piccolo mammifero che saltelava e correva come giocando per attirare la mia attenzione mi ha fatto riflettere, perchè chi ama la natura sa convivere con essa". L’ermellino è un altro degli animali che vivono in condizioni estreme oltre i duemila metri e sono presenti nelle nostre montagne con la pelliccia bianca e la punta della coda nera, presenti anche nei punti più alti dei monti valsassinesi esemplari di arvicola delle nevi, di lepre variabile, pernice bianca e piviere tortolino.
 
Con un forte applauso gli appassionati della natura hanno congedato il naturalista che, come un "San Francesco d’Assisi" ma valsassinese, ha dimostrato il suo amore per gli animali e per la natura, trasmettendo ai presenti quel sentimento semplice ma molto forte.

 

ALCUNI ESEMPLARI FAUNISTICI CHE VIVONO NELLE NOSTRE ZONE OLTRE I DUEMILA METRI
 
Arvicola delle Nevi Piviere Tortolino
Camoscio Lepre Variabile
Lucertola Vivipera Marmotta
  Piviere Tortolino
Salamandra Atra Stambecco
Tritono Alpino (non presente in Valsassina) Vipera Berus
 
Ermellino

 

 

 

 

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