Buon pubblico, toni distesi, perfino una simpatica pantomima quando Pier Luigi Invernizzi la fascia da sindaco proprio non riusciva a infilarla per il verso giusto. E poi la burocrazia di ogni inizio di legislatura, le nomine, le commissioni e le prime votazioni – quasi tutte unanimi. Ma alla fine, esaurito l’ordine del giorno, si è aperto un dibattito tanto rapido quanto violento nei toni. Specie da parte dell’ex vicesindaco Mario Bianchin – il candidato sconfitto – che ha replicato assai duramente ad un intervento del vice di Invernizzi, Carissimi.
Ma partiamo dall’inizio. Puntuale la convocazione, superati i problemi nell’indossare la famosa fascia tricolore [vedi video in basso], Invernizzi giura, poi si insediano i consiglieri e i due gruppi (a capo di quello di maggioranza Gianni Egidio Invernizzi, Bianchin guida la minoranza) e il sindaco nomina gli assessori. Luigi Carissimi, vicesindaco, ha la delega all’Edilizia privata e segnala di essere affiancato in questo dal consigliere Terzaghi; Edilizia pubblica, Cultura e Ambiente per Antonio Arrigoni Neri mentre Graziano Plati si occuperà di Turismo, Sport, Tempo libero e Servizi sociali. In capo al primo cittadino invece le deleghe a Bilancio e Risorse umane.
Due parole anche su indennità e gettoni di presenza: da dipendente pubblico, Invernizzi si vedrà dimezzato il compenso come sindaco (715 euro e spiccioli, lordi); 226 euro al suo vice, 214 agli assessori (107 se dipendenti pubblici) mentre i gettoni di presenza per i consigli comunali ammontano a 17,88 euro a seduta. Bianchin e Manzoni della minoranza annunciano di rinunciare a questi gettoni, devolvendoli a fine anno alle "Betulle" di Maggio.
Nominata in velocità la commissione elettorale (membri effettivi Devizzi e Terzaghi per la maggioranza, Rita Farina per l’opposizione), viene approvato all’unanimità lo schema di coinvenzione per la raccolta dei rifiuti – un rinnovo decennale di quella già in vigore con gli altri Comuni dell’Altopiano.
Per ultimo il punto più interessante: una variazione di bilancio (preventivo) che riguarda in particolare la necessità dichiarata da Invernizzi e i suoi di aumentare gli stanziamenti per le manifestazioni estive e l’ufficio tecnico. "Per l’estate ci sono appena 15mila euro" dichiara il sindaco "ne abbiamo ricavati altri trentamila attraverso tagli e spostamenti". In tutto la variazione è di 34.500 euro. Qui per la prima volta nella serata il voto non è unanime e la minoranza si astiene.
Consiglio concluso in circa tre quarti d’ora. Ma prima di salutare, c’è spazio per le dichiarazioni. E l’atmosfera si accende. Carissimi prende la parola e mette le mani avanti: "Abbiamo fatto delle promesse in campagna elettorale, ma dobbiamo fare i conti con un bilancio che parla di 1984 euro di debiti per ciascun abitante di Cremeno. Il Comune ha un debito complessivo pari a 2.847.000 euro; abbiamo ereditato in particolare dalla precedente amministrazione dei grossi mutui".
Bianchin non ci sta e urla il suo dissenso: "Se siete già ora a fare le vittime, potevate starvene a casa. Il bilancio era pubblico e certificato e in campagna elettorale lo potevate leggere. Abbiamo fatto mutui per realizzare opere pubbliche: non sono debiti ma investimenti…". Interviene anche il neo assessore Plati che giudica quanto stanziato in preventivo per le manifestazioni turistiche "Praticamente nulla". E poi attacca: "Non avete lasciato nemmeno i soldi per sistemare i cestini in piazza, il mezzo spargisale è distrutto e lo sapevate…". A quel punto Bianchin accenna a qualcosa "sul passato" e Plati invita l’avversario politico ad essere più chiaro sul punto.
Chiude tagliando corto il sindaco che giudica "indegno non poter fare nemmeno la segnaletica" (ma Bianchin non è d’accordo e afferma che questa è stata realizzata). Un applauso finale alla nuova amministrazione da parte del pubblico in sala pone termine ad una discussione che si stava accendendo fin troppo.
VIDEO: L’INSEDIAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE INVERNIZZI A CREMENO