ANCORA UNA RAPINA IN VALLE: ORE 11, ASSALTO ALLE POSTE DI VENDROGNO



La rapina è avvenuta questa mattina e ha visto protagonisti due uomini incappucciati e armati, che dopo l’azione sono fuggiti a bordo di una Lancia Y sembra di color verdino, in direzione di Mornico. Ovviamente le notizie sono ancora frammentarie, sul posto c’è grande agitazione anche perché erano anni che non accadeva niente del genere nella zona.

Abbiamo raccolto intanto alcune testimonianze in loco. L’azione è stata molto concitata ed è avvenuta davanti a mezzo paese (molta gente era in giro in quel momento) e nell’ufficio erano presenti tre persone più l’impiegata.

I due malviventi, a quanto pare entrambi italiani, sono arrivati davanti alle Poste e hanno subito bloccato una signora che stava per entrare; poi hanno fatto irruzione e, mentre uno puntava una pistola alla schiena dell’unico uomo all’interno del locale (Paolo Orio, autista del Comune – nell’immagine qui a destra), l’altro bandito faceva il giro e minacciava la cassiera, Marisa Denti di Taceno (nella foto in basso, scattata appena dopo il fatto).

Non trovando al volo il denaro che cercava, il rapinatore ha frugato ovunque, scartando nell’ordine alcune monete e poi dei francobolli. Poi, finalmente ha recuperato delle mazzette di banconote – il valore non è ancora stato precisato – e a quel punto ha fatto cenno al complice che era tempo di mettersi in fuga. Sempre davanti agli occhi attoniti di molti abitanti del paese, i due sono scappati a gran velocità. Sembra che l’auto impiegata sia una Lancia Y di un modello piuttosto vecchio, forse di colore verdino. Voci riferiscono di una fuga in direzione di Mornico, ma il sindaco del paese avrebbe riferito di non aver visto transitare di lì nessuna auto come quella descritta dai testimoni dell’episodio.

[foto agenzia EffeBi – Cortenova]


<<< A sinistra: le Poste di Vendrogno sono ospitate nello stesso stabile del municipio del paese

Altri particolari dai nostri inviati a Vendrogno: l’azione come detto è stata rapida e piuttosto impressionante. Orio racconta di essere stato letteralmente sbattuto contro un muro, con la canna della pistola piantata nella schiena – non ha dunque potuto vedere nulla di quanto stava accadendo. E a proposito delle armi usate dai due banditi, si sarebbe trattato secondo quanto riferito dai presenti di "pistole con la canna lucida". Difficile dire al momento se fossero autentiche o giocattolo, e certo in quei frangenti non c’è da fidarsi.

L’ufficio è rimasto aperto al pubblico, da Lecco è salita una collega di Marisa Denti per garantire l’operatività in giorni che per Poste Italiane sono già dificili per altre questioni.

Non confermata la notizia che i due malviventi si sarebbero impossessati dell’automobile dell’impiegata. Altre voci raccolte in paese sostengono che una macchina utilizzata dai rapinatori sarebbe stata ritrovata dai carabinieri poco fa. Tutti particolari ancora da verificare.

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