Il dato è lì, ben evidente: con una media intorno al 47,5% sui quattri quesiti, Premana risulta essere il centro di tutto il lecchese con la più bassa affluenza ai seggi in occasione dei referenduim del 12-13 giugno. In pratica, qui non si è fatto il quorum (e solo a Perledo in tutta la provincia non si è raggiunto, seppur di poco, il fatidico 50%). Ma Premana ha molti abitanti e tra l’altro, sull’acqua pubblica ha alcune questioni aperte – dall’aumento delle tariffe di Idrolario allo sfruttamento delle acque del Varrone per le mini centrali idroelettriche. Eppure…
Eppure la capitale delle lame è stata sotto alla media nazionale di circa 10 punti (vale a dire, quasi il 20% in meno, in proporzione). Come mai? Ce lo siamo chiesti da ieri, quando i primi dati evidenziavano già questo aspetto piuttosto clamoroso. Le prime opinioni raccolte parlavano di "domenica di sole, sono tutti sugli alpeggi…". Ma non basta. Ci dev’essere dell’altro.
Abbiamo provato a chiedere un parere a Silvano Bertoldini, il sindaco di Premana che a sua volta non ha partecipato alla cosultazione referendaria ("Ero via – si giustifica – ma probabilmente se fossi stato a casa un paio di schede le avrei votate").
Ecco l’opinione del primo cittadino, strettamente politica:
"In primis bisogna dire che Premana ha confermato la sua vocazione politica, orientata saldamente verso il centrodestra. Qui ci sono due anime,una leghista e una vicina al Pdl – e si è visto. Questi erano referendum molto spinti, quasi sfrenatamente, dalle forze di sinistra. Poi però c’è da considerare anche questo aspetto: la gente nel nostro paese pensa che su certi argomenti le decisioni debbano essere prese a Roma o dove è il caso, non con un sì o un no da parte di chi non ha competenze in materia… E noi siamo fiduciosi nei nostri governanti, in chi abbiamo votato per rappresentarci, soprattutto a livello locale – in Regione e in Provincia ad esempio.Si sono vissuti, insomma, questi referendum come una forzatura. Per questo tanta gente, vista la bella giornata di ieri è andata davvero in alpeggio. Infine, storicamente a Premana si considerano le occasioni referendarie come dei veri e propri sprechi. Perché spendere tanto denaro pubblico? Prima del voto appariva difficile il raggiungimento del quorum e forse anche per questo è stato dato un segnale di sfiducia verso questo istituto, il referendum appunto. E dunque Premana non gli ha dato importanza, ancora una volta".