Senza giri di parole, come nel suo stile, Benedetti non le manda a dire dopo il mancato inserimento della manifestazione da lui diretta all’interno del programma degli appuntamenti estivi del Centro Valle. Sul tema, ieri Valsassinanews aveva intervistato il primo cittadino di Pasturo, che aveva liquidato il fatto con poche parole ("La sagra delle sagre, evento importante, è promossa dalla Comunità Montana sul territorio del Comune di Barzio, per cui …”).

Ecco l’immediata risposta di chi la Sagra la fa – Riccardo Benedetti, appunto:
 

Ho letto la risposta di Agostoni: prevedibile. Dico che farà felici i pasturesi che "odiano" la Sagra in quanto gli porterebbe via gente. Da quando, poi, hanno costruito il marciapiede che da centro paese arriva al centro zootecnico, il deflusso (ma di chi?) è ancora più agevole. Peccato che Pasturo sia famosa in tutta Italia anche (vorrei dire soprattutto ma non mi azzardo) per la Sagra delle Sagre. Resta da vedere, ora, che scelta farà l’Altopiano. Mi auguro che non eviti di "pubblicizzare"  la Sagra adducendo la motivazione che è conosciuta come Sagra di Pasturo e non come Sagra di Barzio. O che siccome l’ingresso del ponte è sul comune di Pasturo non apparterrebbe a Barzio.

Quanto sopra con buona pace di quanti vedono la Sagra come il fumo negli occhi e sperano che un giorno, finalmente per loro, la più importante manifestazione che si svolge in Valle muoia, possibilmente suicida. Alla faccia delle 100.000 presenze (più o meno), dei tanti soldi elargiti per le lotterie benefiche, del risvolto economico per gli espositori locali, dell’attenzione che in quei dieci giorni i giornali dedicano alla Valle proprio perchè c’è la Sagra, e di molto altro ancora.

Insomma, un tripudio di campanili che suonano come alle tre del pomeriggio del Venerdì Santo.

Riccardo Benedetti

 

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