Sono legate da una data in comune le storie delle due aziende di Cortenova. Per la più delicata, quella che coinvolge la Pro.Fer.All. il tavolo che si aprirà presso l’amministrazione provinciale a Lecco è stato spostato dal mattino alle 17:30, presente l’assessore Dadati, le rappresentanze sindacali e i consulenti nominati dalla proprietà. Questi ultimi punteranno su quelli che vengono considerati i punti di forza dell’azienda: il marchio, un importante portafoglio di ordini e le capacità professionali delle maestranze. La ditta infatti avrebbe buone possibilità di lavoro ma non la liquidità per pagare la materia prima da trasformare. I dipendenti stanno facendo cassa integrazione a rotazione ma, almeno per il momento, non ci sono stati problemi di pagamento degli stipendi.
I professionisti (l’avvocato Zambelli e la dottoressa Rossano) dovrebbero presentare proprio venerdì il piano di ristrutturazione del debito che però, a detta della proprietà, non dovrebbe andare a ricadere sul personale dell’azienda.
Sempre venerdì 1 luglio, le organizzazioni sindacali FIM e FIOM di Lecco hanno indetto un’assemble ai cancelli di un’altra fabbrica di Cortenova – che vive una situazione totalmente diversa. Alle Officine Ambrogio Melesi infatti non è in discussione il futuro ma si sta trattando sul cosiddetto "premio di risultato". Secondo i sindacati ci sarebbe una differenza di oltre 370 euro tra la proposta della proprietà per il prossimo triennio ed il premio che, negli ultimi 4 anni, ha fruttato mediamente circa 2.000 euro all’anno ai lavoratori. C’è tutt’ora in atto il blocco degli straordinari e, dopo una prima ora di sciopero la scorsa settimana che ha visto un’adesione dell’80% ieri martedì c’è stata una seconda astensione dal lavoro, sempre di 60′. L’assemblea retribuita andrà invece in scena come detto venerdì, dalle 13 alle 14.