Il racconto arriva direttamente dalla lecchese Marianna Gusmeroli, una protagonista di questa avventura imprevista ma a lieto fine. Che come altri ragazzi e ragazze era sulla famosa cabina della funivia che da Artavaggio doveva riportare a Moggio la comitiva oratoriale (giovani di Maggianico, Chiuso e Proserpio) al termine di una gita sui monti della Valsassina. Ecco la testimonianza di Marianna, lettrice di LeccoNotizie.com:
"Eravamo una quarantina di ragazzi nella cabina, per quanto ricordo non c’era nessuno di Chiuso a "bordo". C’erano altri ragazzi dell’oratorio di Maggianico che attendevano di scendere dai piani d’Artavaggio (successivamente delle jeep sono venuti a "prenderli")… noi sulla cabina eravamo tranquilli, avevamo superato il secondo palo da poco ed eravamo circa a metà percorso quando ci siamo fermati.
Il conducente ci ha rassicurati dicendo che non c’era nulla da preoccuparsi e che era solo questione di tempo, quindi ci siamo seduti e ci siamo messi a chiaccherare e a leggere in attesa che tutto ricominciasse a funzionare. Circa un’ora e mezza dopo, quando dalla stazione di partenza della funivia hanno tirato la fune per cercare di portare i cavi nella loro corretta posizione, la cabina si è scossa lievemente come ci era stato predetto dal conducente… per l’ora successiva hanno controllato che tutto fosse a posto (per quanto ho capito), poi la funivia è lentamente ripartita.
Alle 19:40, circa tre ore dopo essere saliti sulla funivia (16:45), i nostri genitori ed altre persone erano lì ad attenderci. Dentro la cabina è partito un applauso che ha contagiato subito anche le persone che ci aspettavano fuori".