Pasturo e Introbio che "difendono" il governo della società di gestione delle risorse idriche, Ballabio che vota insieme a grandi comuni (Lecco, Merate) e al blocco della Lega mentre poco più in là – geograficamente – Perledo attraverso il suo sindaco Pdl Signorelli a sua volta "spara" contro Buzzi e il suo Cda. Ieri ad Oggiono è stato approvato il bilancio della società ma la notizia è la mozione che in pratica manda a casa la guida di Idrolario. Una saldatura tra Pd e Lega, con alcune partecipazioni anche del centrodestra.
Ma venendo alla Valsassina, come detto erano ben pochi i paesi presenti (anche se non tutti hanno diritto di voto e i soci non sono tantissimi). Come ci fosse una sorta di disinteresse nei confronti della vicenda. Argomento da tornare ad affrontare. Per ora va registrata la sfiducia a Ermanno Buzzi (che oggi spiegherà le sue ragioni, scintille previste alle 15 in sede Idrolario). In arrivo probabilmente un manager, ma la guida politica potrebbe passare, manuale Cencelli alla mano, a qualche rappresentante leghista. Tra i papabili il sindaco di Merate Robbiani e l’ex prima cittadina di Lecco Antonella Faggi.