Al tavolo di crisi inaugurato venerdì pomeriggio a Lecco si sono presentati l’azienda (con due membri della famiglia Manzoni e i professionisti incaricati di seguire la crisi), quattro sindacalisti di FIM e FIOM e la RSU della fabbrica, l’assessore Fabio Dadati e due rappresentanti di Confindustria. Confermata l’analisi della situazione, con ordinativi e mercato a dare speranze, a fronte di forti difficoltà rispetto alle banche creditrici (sette) ed ai vari istituti di leasing. Rispetto a questi ultimi, Dadati si è impegnato fin da lunedì ad attivarsi per tentare di riaprire i canali – il che significherebbe salvare la situazione.

A quanto si è appreso, molti fornitori si rifiuterebbero di consegnare in mancanza di pagamenti (anche di piccoli quantitativi) e dunque, in assenza di materia prima si rischia di vanificare il patrimonio di ordini disponibile. La dottoressa Rossano, una delle consulenti della proprietà, ha detto che non avrebbe nemmeno accettato l’incarico se non esistessero – come esistono in questo caso – garanzie forti date da marchio, protafoglio clienti e mercato.

Ma diventa fondamentale evitare le ingiunzioni e poter acquistare in particolare l’alluminio necessario a far lavorare la fabbrica. Intanto i sindacati hanno chiesto e ottenuto conferme sul pagamento degli stipendi di giugno per la settantina di dipendenti della Pro.Fer.All, che a quanto pare dovrebbeo essere al lavoro regolarmente anche nel mese di luglio.

Da lunedì dunque si attendono novità importanti se non decisive per il futuro di questa importante realtà produttiva della nostra area.