L’hashish inguaia ventunenne di Casargo: arrestato per spaccio



Prelevato ieri mattina sul posto luogo di lavoro. Incensurato ha 21 anni l’operario ‘pizzicato’ dai carabinieri della stazione di Casargo perché ritenuto responsabile di spaccio di sostanze stuperfacenti. Nella sua abitazione di Crandola, gli uomini coordinati dal maresciallo capo Luigi Taricco hanno rinvenuto nella camera da letto – celato all’interno di una stampante in disuso – un panetto di “hashish” da 70 grammi circa, nonché 10 confezioni da 1 grammo circa, pare pronte per lo spaccio.

Successivamente è stato trovato anche un bilancino di precisione, un coltello utilizzato per tagliare lo stupefacente, nonché la somma di oltre 700 euro, in banconote di piccolo taglio, custodite all’interno di un portafoglio anch’esso ben occultato, ritenute provento dell’attività di spaccio, il tutto posto sotto sequestro.

Gli uomini dell’arma sono risaliti al 21enne di Casargo (ma domiciliato a Crandola) dopo aver trovato alcuni giovani in possesso di hashish durante i servizi di prevenzione. Sono così partite le indagini per individuare i presunti spacciatori. Proprio grazie ai riscontri ottenuti, i sospetti dei militari si sono concentrati sul giovane operaio, il quale è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Lecco per "detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti” e associato presso la casa circondariale di Lecco a disposizione delle autorità giudiziarie..  

La compagnia dei carabinieri di Lecco agli ordini del capitano Francesco Motta già un mese fa avevano messo a segno un’altra operazione in Alta Valle. In quella occasione all’interno di un appartamento di Casargo, avevano scoperto una piantagione di “canapa indiana”, procedendo all’arresto di un giovane pregiudicato per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.      

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