DENUNCIATI I RAPINATORI DI PRIMALUNA. DECISIVE LE TELECAMERE A BALLABIO



I fatti risalgono al 4 giugno quando due giovani travisati da passamontagna, impugnando una pistola giocattolo, avevano fatto irruzione all’interno del supermercato “punto SMA” di Primaluna, e sotto la minaccia dell’arma cercavano di farsi aprire il registratore di cassa per asportare il denaro contenuto. Nella circostanza, grazie alla reazione dei commessi, i malviventi, dopo aver desistito, si erano dati alla fuga a piedi e, dopo aver raggiunto un terzo complice che li attendeva a bordo di una autovettura di colore bianco, riuscivano a far perdere le loro tracce.

Grazie alle testimonianze raccolte, nonché all’analisi dei filmati registrati dalle telecamere installate nella zona, con particolare riferimento a quelle esistenti sulla S.P. 62 a Ballabio, i militari hanno centrato l’attenzione su una serie di autovetture in transito nella zona, riuscendo attraverso un paziente lavoro di analisi e parecchi accertamenti, a chiudere il cerchio e ad individuare il presunto mezzo in uso agli autori della rapina.

Le conseguenti attività investigative venivano indirizzate nei confronti di alcuni soggetti ben determinati, un gruppo composto anche da persone con precedenti specifici, che – acquisiti gli opportuni riscontri – è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentata rapina aggravata, in violazione degli artt. 56, 110 e 628 c.p. 

A fare piena luce sull’episodio, infine, sono stati i militari della Stazione Carabinieri di Introbio che in piena notte si sono recati nelle abitazioni degli indagati dove, nel corso delle perquisizioni, hanno sequestrato diversi oggetti di “pertinenza al reato”, in grado di dimostrare inequivocabilmente la responsabilità del terzetto in merito alla tentata rapina ai danni del supermercato. Elementi ritenuti di rilevante importanza ai fini processuali, che sono stati comunicati alla magistratura lecchese. 

"Anche quest’ultima indagine – si legge in una nota dei Carabinieri di Lecco – condotta contestualmente a quella che aevva portato all’arresto di due cittadini albanesi responsabili di numerosi furti commessi nella provincia di Lecco, ed in particolare in Valsassina, dimostra come la fattiva collaborazione della cittadinanza e l’uso delle telecamere di videosorveglianza, costituiscono, tra gli altri, al verificarsi di gravi fatti delittuosi, degli importanti ausili fruibili dalla polizia giudiziaria per lo sviluppo delle conseguenti indagini".
 

DALL’ARCHIVIO DI VALSASSINANEWS:

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

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