Alluvione del 2002, fondi a Cortenova, Primaluna e Dorio



A Cortenova assieme a Primaluna e Dorio sono destinati un milione e novecentomila euro. La firma i sindaci dei tre Comuni, il presidente della Comunità montana della Valsassina, val Varrone, val d’Esino e riviera, Alberto denti, e l’assessore proviciale alla viabilità Stefano Simonetti. Sono quattro gli interventi previsti in questa tranche, per circa due milioni di euro su un totale di oltre 17 milioni e 300mila euro complessivi per interventi in tutte le province interessate.

Esattamente 1.474.000 euro andranno nelle casse di Cortenova, 300.000 a Primaluna e 220.000 a Dorio. Il contributo dato dal Pirellone era stato promesso nel 2006, l’assegnazione era arrivata due anni più tardi, ma solo ora è stato reso disponibile grazie a un mutuo. L’atto prevede più fasi: generalmente verrà sbloccato il 10% subito, il resto verrà inviato in tre tranche successive, anche in base al tipo di lavori da attuare. Mantenere il terreno sicuro è fondamentale ha spiegato l’assessore regionale al Territorio Daniele Belotti la prevenzione degli eventi franosi è necessaria soprattutto dove l’urbanizzazione è intensa. Da parte sua anche un monito agli enti locali: "Fate attenzione alle gare d’appalto. Se vince un’impresa che non conoscete, non esitate a segnalarla alle forze dell ordine per i doverosi controlli. Onde evitare infiltrazioni mafiose. Noi abbiamo fiducia negli Enti locali, ma non possiamo permetterci sprechi di risorse o il rischio che gli appalti finiscano nella mani di chi non opera alla luce del sole”.

Gli interventi interesseranno Cortenova (per il ripristino della viabilità a San Pietro e Bindo sulla Sp. 62, 4° lotto e la regimazione valle di San Biagio) Dorio (monitoraggio consolidamento versanti e alveo valle Merla e regimazione in Val di Vho); Primaluna (regimazione idraulica valletti).

Belotti ha sottolineato, inoltre, l’importanza di fare “prevenzione della prevenzione”. “La tutela del territorio – ha aggiunto l’assessore regionale – passa anche dalle scelte urbanistiche. Occorre pianificare, in modo da non trovarsi in situazioni critiche, perché si è costruito in zone vulnerabili. Anche per questo stiamo pensando a un Piano d’area delle Prealpi, che comprenda anche la Valsassina, con l’obiettivo di creare una regia pianificatoria in sintonia con gli Enti locali per la difesa del suolo”.

Soddisfatto Simonetti che ha comunque rilanciato:- "La situazione idrogeologica è da valutare attentamente, soprattutto nelle zone di Valsassina e Valvarrone" auspicando inoltre una programmazione di Regione Lombardia che inserisca la variante di Primaluna e l’allungamento della tangenziale est.

 

    
 

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