Grazie all’iniziativa della Pro Loco e il Comune di Crandola, più di 150 persone hanno sfidato il fortissimo temporale che si è abbattuto sulla zona alle nove di sera per ascoltare incantati il famoso medico-scrittore bellanese e il gruppo Sulutumana.
Due ore di musica, racconti e giochi hanno intrattenuto piccoli e grandi, alternando la voce dello scrittore alle prese con la vicenda curiosa dell’Animalunga, raccontata con affettuosa partecipazione e ironico distacco, e le canzoni a volte divertenti, a volte malinconiche dei Sulutumana.
Non solo il "ladro di luna", personaggio del libro del bellanese intitolato giustamente "fFurto di luna" è stato presente a Crandola, anche il macellaio Salvini e la signora Corsetti, personaggi dell’opera "La Carne" di Vitali sono comparsi tra una canzone e l’altra.
Per finire, Vitali e i Sulutumana hanno coinvolto il pubblico presente nei gioco dei 33 Re, iniziativa gradita soprattutto ai piccini presenti in sala, ma non è dispiaciuta nemmeno ai grandi che hanno salutato Vitali, i Sulutumana e soprattutto la bellissima idea di portarli in Valle, con un forte e caloroso applauso.
LA RECENZIONE DEL LIBRO FURTO DI LUNA
Rubare la luna non è poi tanto difficile. Soprattutto per Beppe Manera, detto «Animalunga», alle spalle un’onorata carriera di ladruncolo di provincia, condita di furti in chiesa, risse, sbronze e periodiche villeggiature in galera.
Oltre che facile, rubare la luna diventa quasi un dovere, il 21 luglio 1969. Perché in quella storica notte gli americani la luna se la stanno davvero prendendo, piantando la bandiera a stelle e strisce sulla superficie rugosa e argentea del nostro satellite.
In Furto di luna, Andrea Vitali racconta la più memorabile avventura dell’Animalunga e dei suoi famigliari – la devota consorte Venera Sbiaditi e il figlioletto Manuele – con l’attenzione e lo sguardo che fanno uno dei grandi scrittori italiani di questi anni: la curiosità per le loro vicende, un distacco che nelle loro traversie sa cogliere gli aspetti buffi, e spesso comici. E insieme un’affettuosa partecipazione per le gioie e le vicissitudini di tutti gli esseri umani, anche nelle loro umanissime debolezze.
Oltre che facile, rubare la luna diventa quasi un dovere, il 21 luglio 1969. Perché in quella storica notte gli americani la luna se la stanno davvero prendendo, piantando la bandiera a stelle e strisce sulla superficie rugosa e argentea del nostro satellite.
In Furto di luna, Andrea Vitali racconta la più memorabile avventura dell’Animalunga e dei suoi famigliari – la devota consorte Venera Sbiaditi e il figlioletto Manuele – con l’attenzione e lo sguardo che fanno uno dei grandi scrittori italiani di questi anni: la curiosità per le loro vicende, un distacco che nelle loro traversie sa cogliere gli aspetti buffi, e spesso comici. E insieme un’affettuosa partecipazione per le gioie e le vicissitudini di tutti gli esseri umani, anche nelle loro umanissime debolezze.
ANDREA VITALI E I SULUTUMANA A CRANDOLA
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SULUTUMANA: APPESO PER LA LUNA
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