Se n’è andato per un arresto cardiaco. Nulla da aggiungere, hanno detto i medici. E così mercoledì sarà possibile celebrare il funerale alle cinque del pomeriggio nella chiesa di Prato San Pietro, senza l’autopsia. Vista la vita sana di Moreno, una morte simile appare a molti ancora più assurda. "Ci hanno detto invece che può capitare a chi è sportivo, un cuore tanto forte, reagisce altrettanto fortemente a qualsiasi cosa. Lui non si è accorto di nulla, ci hanno assicurato. Non ha sofferto: è successo istantaneamente" spiega il fratello Giordano, di sei anni più anziano.

"La montagna era la sua grande passione, la frequentava sempre quando il meteo lo permetteva, d’inverno suppliva con la palestra", prosegue. Da adolescente aveva seguito le orme del padre arrivando ad essere un atleta dello sci di fondo di buon livello. In anni più recenti c’è stata una parentesi dedicata alla fotografia assieme al fratello che fa parte dell’associazione di fotoamatori d’Introbio, poi se ne era allontanato preferendo impegni legati all’attività fisica. Nonostante la differenza d’età, Giordano e Moreno erano accumunati dalle stesse passioni musicali, Vasco Rossi su tutti. E diffatti al concerto milanese della rockstar, a giugno, c’erano andati insieme.

Ieri come sempre non è mancato il momento sportivo: una partita di beach volley con gli amici. Poi una spaghettata a casa di uno di loro. Alle dieci e mezza ha salutato tutti per rincasare. Intorno a mezzanotte è andato a dormire con la sveglia puntata alle 6.20 per andare a lavorare. Stamane poco dopo quell’ora è arrivata la sua mamma, per accertarsi che fosse sveglio. Lo ha trovato caldo ma esanime. Ormai lui se n’era andato, lasciando lei e il padre incapaci di credere a quanto era successo.

Stasera alle otto, il paese si è stretto intorno alla famiglia per la recita del rosario per accompagnare l’anima tranquilla di Moreno.